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Parco della Maiella, implementare “Cammino della Linea Gustav”

Chiesto il supporto dei comuni che possono suggerire le modifiche da apportare al cammino, così come suggerito dal ministero del Turismo

Hanno due settimane i comuni interessati per suggerire delle modifiche al tracciato “Cammino della Linea Gustav”, cosi come progettato dal Parco Nazionale Maiella con l’Arch. Donato Piccoli. Per raccogliere segnalazioni, giovedì 28 marzo, sono stati infatti invitati al Centro Informazioni di Lama Dei Peligni (CH), 17 comuni che rientreranno nell’itinerario turistico. All’appuntamento si sono presentati anche altri comuni interessati all’iniziativa tra cui Frisa Orsogna Torricella Peligna.

Il Parco ha forza di coordinamento ed è da supporto ai singoli comuni che da soli avrebbero maggiori difficoltà nella progettazione di un’offerta turistica che presenti la complessità culturale nella sua totalità. A maggio si farà una prima inaugurazione che includerà i sentieri già in uso e sarà velocemente implementata da nuovi tratti. La narrazione è quella della Linea del fronte della Seconda Guerra Mondiale, da raccontare non solo come zona in cui ci sono state commesse le brutalità della guerra ma anche linea di pace. Oggi quello che chiediamo ai Comuni è soprattutto un lavoro per agevolare l’ampliamento dell’offerta ricettiva in questi luoghi.” Così l’Arch. Lucio Zazzara, Presidente dell’Ente ha introdotto il progetto a cui stanno collaborando anche il Gal Costa dei Trabocchi, e il Gal Maiella Verde.

Un intervento più tecnico, quello di John Forcone dell’Ufficio Promozione del Parco che ha ricordato ai Sindaci di dover tener conto delle Linee guida del Ministero e del Regolamento emanato dalla Regione Abruzzo: “Il Ministero del Turismo sta incentivando una politica dei “Cammini” sulla scia dell’ormai decennale successo del Cammino di Santiago. La logica a cui aderire è quella di un percorso che, nella sua totalità, abbia tratti asfaltati al di sotto del 40%. Inoltre le modifiche dovranno essere contemplate in modo che la manutenzione sentieristica non risulti complessa e rispondi ai desideri del viaggiatore.” E ha aggiunto: “Noi ragioneremo sui punti tappa partendo dall’esperienza del Cammino Grande di Celestino (più di 2400 credenziali consegnate il primo anno dall’inaugurazione). Infatti, ci siamo resi conto, che per essere fruibile dall’ospite, l’esperienza non deve superare la fase temporale di una settimana.” Inoltre l’Ente lascia aperta, ai comuni non inclusi nel tracciato, la possibilità di entrare a farne parte.

Secondo il Presidente in un anno questo nuovo progetto sarà un’ulteriore spinta all’economia delle aree interne che già stanno mostrando un segnale positivo in termini di richieste di residenza e in generale di italiani, e non, che decidono di venire a vivere nell’area protetta. Un fenomeno che seppur ha delle tendenze diverse da un comune all’altro ha preso piede in Abruzzo da qualche anno.

A dimostrare gli effetti positivi della politica turistica dei Cammini è una ricerca dell’Università di Santiago di Campostela e dell’Agenzia Regionale Galicia Tourism. Secondo un loro studio infatti il Cammino di Santiago da più di 10 anni sta avendo un impatto economico e demografico positivo sulle aree più remote della Spagna settentrionale.

Il tracciato attuale, presentato dall’Ente a Lama dei Peligni è composto da tre itinerari: quello di trekking di montagna per i più esperti, quello adatto ai camminatori meno esperti e quindi con un dislivello minore da affrontare e uno per chi vuole vivere un’esperienza su due ruote. Il tutto nell’ottica della strategia europea orientata ad un turismo sostenibile.

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