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Gal Terre Aquilane, Cicchinelli: «Cupoletta marsicana vuole mettere le mani sulla società»

Non usa mezzi termini Augusto Cicchinelli per dire la sua sulla vicenda Gal Terre Aquilane, che lo vede protagonista di uno sciopero della fame e dell’occupazione della sede della società.

«Ho abbandonato da tempo il linguaggio proprio del politico che dice per non dire o che non dice per dire. quindi parlo molto chiaro. continuo quindi ad oltranza, h 24,  la difesa della sede del gal da soggetti estranei alla società. Colgo l’occasione per ringraziare quanti, numerosissimi, mi hanno espresso la solidarietà in questa dura battaglia. – ha esordito il socio del Gruppo di Azione Locale, che ha poi continuato – E’ del tentativo di mettere le mani sul Gal Terre Aquilane, società privata, da parte della cupoletta che opprime la Marsica che bisogna parlare e non del sottoscritto che occupa, legalmente o meno, la sede del Gal, a tutela della sede, dei documenti e della legalità! I picciotti che si sono presentati ieri (il finto Cda) farebbero bene a riferire ai loro capi-padroni Berardinetti e Tedeschi di metterci la faccia loro e venire di persona qui. che io li aspetto. ma per questo ci vuole quel pò di coraggio che non hanno. come aspetto le loro querele per tutelare la loro “onorabilità”».

Dopo aver puntato il dito contro Berardinetti e Tedeschi, Cicchinelli sposta il tiro su Antonio Carlini, presidente della società. «Il finto presidente Carlini, per giunta anche avvocato (è un’aggravante) farebbe bene a chiedere scusa ed abbandonare il campo (non ha bisogno di dimettersi perché non ha incarichi da cui dimettersi) invece di ripetere a pappagallo le cose che il grande suggeritore gli spiffera all’orecchio. Il finto presidente Carlini dovrebbe lasciare ai soci di una società la libertà di autodeterminarsi e non occupare un posto che non gli compete avuto solo con un atto nullo ed inesistente sotto ogni profilo: con il Gal lui non c’entra nulla, è solo burattino di Tedeschi e Berardinetti».

Al presidente Cicchinelli rivolge un vero e proprio appello, senza mezzi termini. «Avv. Carlini, ora mi rivolgo a lei: è un’offesa all’intelligenza umana sostenere che l’assemblea che lo avrebbe eletto è stata regolare: lo faccia pure prendendo in giro 34 soci, i giornalisti, l’opinione pubblica e la parte sana della politica. ma la magistratura non può prenderla in giro e la smentirà miseramente! L’assemblea di cui parla è falsa, è inesistente e nulla e questo non credo sia discutibile. Lei e gli 8 altri picciotti non entrerete mai nella sede del Gal terre aquilane in questo modo furfantesco e con il titolo che pretendete di avere. Lei sarà doppiamente denunciato in procura e risponderà personalmente delle false dichiarazioni che ha fatto come ne risponderà tutto il finto Cda che la finta assemblea, diretta dal sig. tedeschi, attraverso i pizzini di Berardinetti, dice di aver eletto (ma non lo ha fatto). I magistrati e gli organi inquirenti faranno subito luce su questa brutta pagina e smantelleranno la cupoletta dal capo fino ai picciotti: spero che poi, dopo aver pagato tutti i danni, spariranno miseramente dopo la fugace negativa celebrità estiva. Personalmente segnalerò agli organi professionali, agli organi sportivi, alle istituzioni tutto ciò che sta accadendo e vi chiamerò a rispondere anche attraverso richieste di sequestro cautelativo dei vostri beni personali».

Non manca la stoccata all’intero consiglio di amministrazione: «faccio un ultimo serio appello ai nove picciotti (il finto cda con avv. carlini in testa): andatevene dal Gal, non insistete sull’ illegalità solo per fare un favore a qualcuno. siete stati raggirati e alcuni di voi non conoscono le cose come stanno anche se altri sono in malafede. lasciate perdere, ho capito che alcune di voi sono persone serie (altre no) intrappolate dalla cupoletta, non vi ostinate in una posizione che vi porterà solo gravi danni di immagine, penali e anche patrimoniali».

Una nuova bomba mediatica innescata da Augusto Cicchinelli, proprio mentre si riunisce il Cda della vecchia società.

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