[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/09/CelanoFrateTommaso_thumb74.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/CelanoFrateTommaso.mp4[/KGVID] L’incanto della fede travalica i secoli, i corpi ed i confini. Si è conclusa da pochi giorni, precisamente il 24 settembre scorso, nella cittadina celanese, la mostra originale ed itinerante sugli scritti e sulle opere di Fra’ Tommaso da Celano, testimone primo d’inchiostro e di verbo della vita, della morte e della canonizzazione del poverello d’Assisi, che ha trovato spazio nei locali del Castello Piccolomini.
Il Culto di Fra’ Tommaso, primo agiografo di San Francesco D’Assisi, scavalca il tempo ed i luoghi di origine. Nella città di Celano, infatti, vi è un altare totalmente dedicato alla sua figura beata, con un reliquiario che contiene le sue ceneri. Il frate francescano è morto a Tagliacozzo. Nella Chiesa conventuale di san Francesco, di fatti, è custodito del beato Tommaso, traslato 500 anni fa dal monastero di San Giovanni in Vaticano. La storia del biografo francescano, quindi, una delle figure maggiormente apicali del Francescanesimo d’Abruzzo delle origini non è collegata alla sola città celanese, ma, come ci spega l’assessore comunale Ezio Ciciotti, ha, in sé, tante vene e tante arterie solidali che conducono ad un unico organo rosso pulsante e centrale. La Valle Subequana, la Valle del Giovenco e la città Assisi, di fatti, saranno presto sorelle della città marsicana.
La mostra delle opere rare (manoscritti provenienti dalle più blasonate biblioteche italiane ed estere e codici risalenti ai secoli XIII e XI) prevede ed ha previsto tre tappe: Celano, dal 30 luglio al 24 settembre, Tagliacozzo dal 4 ottobre al 13 novembre, e L’Aquila dal 20 novembre al 31 dicembre. La fede non è mai stata così vicina di casa e della porta accanto.