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Energia: prezzo unico nazionale scende ma costi salgono

A mettere in rilievo l’andamento dei prezzi dell’energia è Multicompel Technology

COMUNICATO STAMPA

«Nel comparto dell’energia sta accadendo ciò che fino ad oggi non si era mai verificato: il prezzo unico nazionale scende, ma i prezzi salgono» osservano gli analisti di Multicompel Technology, impresa operativa in tutt’Italia nell’ambito dei sistemi elettrici e dell’installazione di impianti fotovoltaici”.

A mettere in rilievo l’andamento dei prezzi dell’energia è Multicompel Technology (www.multicompel.it), impresa operativa in tutt’Italia nell’ambito dei sistemi elettrici e dell’installazione di impianti fotovoltaici, che si sta ora impegnando per favorire la transizione energetica dei cittadini e nel sostenere anche quella delle pmi italiane.

Certo è che per oltre 3 anni gli operatori sul mercato elettrico hanno subito perdite stimabili in oltre 120 miliardi di euro, dovute principalmente ad un forte scostamento tra le loro previsioni dei prezzi sul mercato a termine (usualmente ad un anno) ed i prezzi che si sono verificati effettivamente sul mercato giornaliero, che copre circa il 95% dei consumi totali del nostro Paese.

«Queste perdite non potevano che essere recuperate nel tempo nell’unico modo possibile: attraverso una vendita con grosso margine dell’energia elettrica, aspetto che sta mantenendo i prezzi alti anche nel caso di una loro progressiva decrescita» spiega il fondatore e ceo di Multicompel Technology, Edi Lala.

Secondo una analisi condotta dall’impresa mediante il rilievo dei consumi di una famiglia-italiana-tipo ed il successivo confronto con le tariffe rilevate da Eurostat nei diversi Stati dell’Unione Europea, la bolletta media dell’energia elettrica è risultata essere nel nostro Paese una delle più care d’Europa, attestandosi a mille euro.

«Il Paese più virtuoso è invece l’Ungheria, dove bastano appena 300 euro, meno di un terzo rispetto al valore italiano» commentano gli analisti di Multicompel TechnologyAnche se c’è chi fa peggio di noi: la Germania, dove i consumatori spendono il 22% in più rispetto agli italiani, l’Irlanda (+14%), il Belgio (+13%) e la Danimarca (+6%).

La tariffa media italiana è tuttavia del 30% più alta rispetto a quella rilevata in Francia e addirittura del 45% in più rispetto alla Spagna e del 54% in più rispetto alla Svezia.

Se si applicasse in Italia il valore medio europeo, le nostre bollette della luce sarebbero decisamente più basse, alleggerendosi di almeno 200 euro l’anno.

«Una buona notizia però è data dalla maggiore diffusione del fotovoltaico: per i grandi benefici ambientali ma anche per il risparmio economico dei nostri concittadini che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con i rincari sempre più considerevoli delle bollette» concludono gli specialisti di Multicompel Technology. 

Con un impianto fotovoltaico da 3 kilowatt senza accumulo è possibile risparmiare 600 euro l’anno mentre con l’accumulo si può perfino abbattere del tutto la spesa ed a diventare “full green”, arrivando a produrre energia ad impatto zero.

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