Con la serata di mercoledì 16 agosto è terminata la XVII Edizione del Festival Buskers di Scerne di Pineto: una manifestazione ormai di lungo corso, divenuta un vero classico dell’estate, e capace di conquistarsi ancora un volta un grande successo di pubblico. Nonostante l’abbondanza di eventi previsti sul litorale teramano durante la cruciale settimana di Ferragosto, infatti, la rassegna degli artisti di strada, rimasta l’unica nel suo genere in tutto l’Abruzzo, quest’anno ha chiuso i battenti con un numero di presenze senza precedenti, stimato vicino alle diecimila unità.
Molto folta la presenza di bambini, attirati soprattutto dai numeri di acrobazia e giocoleria; ma entusiasta è stata anche la partecipazione degli appassionati di musica popolare, che hanno potuto apprezzare esempi di diverse tradizioni etnomusicali, fra cui quella irlandese, quella italiana e quella brasiliana.
La formula della rassegna è stata la stessa inaugurata in occasione dell’edizione 2016, la prima a spostare il luogo di esibizione degli artisti non più per le vie del centro abitato di Scerne, ma sul litorale: tre serate di arte di strada a getto continuo, con spettacoli di magia, musica, teatro e arte circense in contemporanea su diverse postazioni allestite sul lungomare del paese, ad ingresso gratuito. A coordinare gli artisti, anche quest’anno, è stata la direttrice artistica Cam Lecce, fondatrice del Deposito dei Segni.
Della parte organizzativa, invece, si è fatta carico l’Associazione Culturale “Scerne Progetto 2000”, guidata dal Presidente Emanuele Clementoni, affiancato dal Responsabile per la manifestazione “Festival Buskers” Giovanni Cantoro. «Organizzare una manifestazione di questo livello non è semplice e richiede molte settimane di lavoro di squadra», dicono i due, «ma ogni anno la risposta entusiasta del pubblico ci dà l’energia necessaria per andare avanti. Un plauso va riconosciuto a tutti coloro che hanno reso possibile la manifestazione con il loro lavoro e con il sostegno finanziario: mi riferisco ad imprese, enti pubblici, privati cittadini. È solo grazie a loro che, anno dopo anno, riusciamo a portare a Scerne il meglio che può offrire la tradizione dell’arte di strada e a qualificare l’offerta turistica e culturale del litorale teramano».