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Balneatori, protesta contro immobilismo del governo

Domani gli ombrelloni della costa abruzzese si apriranno con due ore di ritardo

Domani, venerdì 9 agosto, i titolari degli stabilimenti balneari delle spiagge abruzzesi ritarderanno l’apertura degli ombrelloni in segno di protesta contro l’immobilismo del governo che non sta mantenendo gli impegni presi riguardo al tema delle concessioni demaniali marittime, si legge sull’Ansa.

Lo annuncia con una nota Riccardo Padovano, presidente del Sib Abruzzo. “La categoria è esausta, in passato ha richiesto con insistenza una risposta che non è mai arrivata.Si sperava nell’istituzione di un tavolo di lavoro, anche prima delle ferie, per rasserenare gli animi dei titolari”.

La manifestazione di domani provocherà un disagio sopportabile, ma dimostrativo della determinazione della categoria, poiché l’80% delle 144 concessioni della provincia di Pescara aderirà alla protesta, organizzata dal Sindacato Italiano Balneari Nazionale, ritenendo che sia giusta e necessaria a portare avanti una discussione che la politica deve affrontare e di cui deve assumersi la responsabilità”.

L’iniziativa di domani è stata indetta dalle associazioni Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti e prevede la chiusura degli ombrelloni per alcune ore. I concessionari organizzeranno diverse giornate di protesta, osservando un numero sempre maggiore di ore di chiusura in attesa di risposte dal governo riguardo al rinnovo delle concessioni.

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