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Donna morta a Ortona, marito indagato per omicidio

L'uomo interrogato dai pm. La 53enne aveva segni sul collo

La Procura ha stretto il cerchio delle indagini su Andrea Cieri, il marito di Lorena Paolini, la donna di 53 anni morta in circostanze sospette nella sua abitazione a Ortona, nella tarda mattinata del 18 agosto scorso.

L’uomo, imprenditore delle pompe funebri e formalmente indagato per omicidio volontario aggravato, è stato interrogato in Procura a Chieti, assistito dall’avvocato Magda De Gregorio di Roma.

I due sono entrati da ingressi secondari dell’ufficio giudiziario e altrettanto è accaduto all’uscita, riuscendo così a dribblare giornalisti e telecamere.

“Cieri ha risposto alle domande, il contenuto non lo posso dire, è stato collaborativo” – ha detto il sostituto procuratore Giuseppe Falasca, il magistrato titolare dell’inchiesta, rispondendo alle domande dei giornalisti che erano in attesa già da prima delle 11, l’orario fissato per l’interrogatorio, che si è concluso poco prima delle 13 quando il difensore ha lasciato la Procura ma non ha detto nulla.

In Procura è arrivato anche il medico legale, il professor Cristian D’Ovidio che domani eseguirà l’autopsia, e che domenica aveva effettuato una ispezione cadaverica. Il procedimento per omicidio volontario, aperto inizialmente a carico di ignoti, ha dunque preso una piega precisa, dopo una duplice tornata di interrogatori condotti sia la sera della morte che l’altro ieri pomeriggio, durante i quali sono stati risentiti i familiari. A questo punto l’autopsia dovrà accertare le cause della morte e lo strumento che potrebbe essere stato utilizzato: la donna, infatti, aveva un segno al collo, un segno che ha destato immediatamente i sospetti del personale del 118 che domenica ha provato invano a rianimare la 53enne casalinga madre di due figlie.

Il marito ha raccontato che quando è rincasato lei si trovava su un divano, ormai in fin di vita, ed è stato proprio l’uomo a dare l’allarme. Poi quel segno sul collo ha portato ad escludere l’ipotesi del malore, così come è stato escluso fin dal primo momento che potesse trattarsi di un suicidio. Ieri mattina nell’abitazione in cui la donna viveva con la famiglia erano tornati per un sopralluogo i militari della sezione investigazioni scientifiche.

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