I medici di base di tutta Italia sono pronti allo sciopero. In alcune regioni già da oggi gli studi resteranno chiusi, in Abruzzo parte il grido d’allarme alla Regione.
Il problema principale è la mancanza di medici di base, quelli che ci sono devono assorbire tutte le necessità del territorio. Ciliegina sulla torta la mancanza di fondi e i ritardi da parte dell’assessorato alla Sanità.
Le richieste portate avanti dai medici di base sono precise:
- Stop al recupero delle indennità di rischio ai medici della continuità assistenziale
- Incremento dei fondi per la medicina del territorio
- Sostegno alle aggregazioni funzionali territoriali
- Aumento del numero dei medici di famigli
- Richiesta di audizione alla V commissione Sanità Regionale
- Convocazione di un comitato regionale alla presenza del Presidente Marco Marsilio.
Accanto ai medici i sindacati, primo tra tutti la FIMMG, che sta già operando lo sciopero sul territorio milanese. Il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti: “Siamo molto perplessi e preoccupati per la mancanza di risorse che rischiano di mettere in ginocchio l’assistenza. Occorre che il Ministero dell’Economia ascolti il personale sanitario dipendente e convenzionato per trovare risorse adeguate per il Fondo sanitario nazionale e metta in condizione la medicina generale di sostenere il carico assistenziale che ha sempre garantito, come oltretutto sostenuto più volte anche dal Ministro della Salute”.