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Avezzano: firmato protocollo per “Caffe Alzheimer”

In occasione della giornata mondiale dedicata alla patologia la città portatrice di sensibilità

COMUNICATO STAMPA

Un’altra meta di sensibilità raggiunta dal Comune di Avezzano: questa mattina, è stato presentato nella sala conferenze del Palazzo centrale, il nuovissimo progetto “Caffè Alzheimer”, dotato di uno specifico protocollo di applicazione sul territorio e nato da un’intraprendente sinergia tra l’amministrazione comunale, la Asl 1, l’Associazione Insieme per l’Alzheimer e l’Istituto Don Orione. A partire da oggi stesso e, quindi, in occasione della trentunesima Giornata Mondiale per l’Alzheimer, il territorio comunale avezzanese si dota di un innovativo strumento che mette assieme, in un’unica rete di risposta al bisogno, diverse figure professionali della sanità. L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione sulla malattia dell’Alzheimer. “Si tratta di un progetto pilota – spiega il vicesindaco, con delega alle politiche sociali, Domenico Di Berardino – che prende enfasi da una squadra di importanti attori del territorio, quali l’associazione AIPALZ, l’Istituto Don Orione e, ovviamente, la Asl numero 1. L’iniziativa mira a portare dolcezza, sostegno e serenità nella vita quotidiana delle famiglie dove c’è un soggetto affetto da questa patologia. Da tempo, come amministrazione, abbiamo organizzato un settore specifico comunale, quello dei servizi sociali, che è coordinato dalla dirigente Laura Ottavi e che non ha fatto mai mancare la sua presenza nella società, tendendo mani e soluzioni soprattutto ai più fragili. Ci siamo dotati dal 2022 di un Piano Sociale Distrettuale da 14 milioni di euro da investire sul territorio in tre anni: un “piano regolatore” a carattere sociale che va ad assorbire tutte le esigenze della nostra comunità. Il nuovo progetto pilota “Caffè Alzheimer” sarà un percorso di cura ma anche un cammino di speranza per queste persone”. Alla conferenza stampa di stamani, hanno partecipato anche la dottoressa Rossella De Santis, direttrice del Distretto sanitario Area Marsica, che ha portato i saluti del direttore generale e del direttore sanitario della Asl 1, la dottoressa Catia Di Pasquale, medico specialista in Neurologia e responsabile dell’ambulatorio disturbi cognitivi e demenze del Reparto di Neurologia dell’Ospedale marsicano, la dottoressa Tina Sucapane, ideatrice del centro clinico di stimolazione cognitiva “CreativaMente” e il dottor Renato Fiore, responsabile della struttura “Don Orione”. “Fondamentale in questo contesto è il concetto della rete – ha asserito la dottoressa Alessandra Cavicchio, presidente dell’Associazione AIPALZ, Associazione Insieme per l’Alzheimer – Purtroppo questi pazienti, a livello nazionale, sono stati dimenticati nel tempo dalle istituzioni. I “Caffè Alzheimer” nascono proprio per dare supporto al contesto familiare: la base di partenza di questo progetto è il meccanismo dell’ampliamento della rete di cura per pazienti affetti da demenza. L’aspetto davvero innovativo del “Caffè Alzheimer” che partirà ad Avezzano è che darà la possibilità ai pazienti di accedere ad interventi di stimolazione cognitiva, che si pongono al fianco delle terapie farmacologiche classiche”. Ha dato un preziosismo apporto alla stesura del protocollo anche la professoressa Simona Sacco, responsabile della UOC di Neurologia di Avezzano, che è anche sede formativa per la Scuola di Specializzazione in Neurologia.

I Caffè Alzheimer sono diffusi in tutta Italia e sono rivolti a persone affette da demenza e ai loro familiari. Il progetto prevede incontri settimanali di gruppo, al fine di migliorare la gestione della malattia e la qualità della vita. Oltre agli incontri dedicati ai familiari, il progetto include laboratori settimanali per le persone affette da demenza, durante i quali si svolgeranno attività di arteterapia e di musicoterapia. Questi interventi, condotti da professionisti specializzati, rappresentano una novità nel campo delle terapie per la demenza e sono riconosciuti dalla comunità scientifica come strumento efficace per rallentare il declino cognitivo. Gli incontri si terranno il martedì mattina per le persone con demenza e il giovedì pomeriggio per i familiari e i caregiver, presso l’Istituto Don Orione, che ha messo a disposizione locali con accesso indipendente per le attività.

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