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Sisma: 14 edifici Ater Teramo all’USR Abruzzo

Marsilio: "Abbiamo dovuto ricominciare da capo a causa di progetti inadeguati"

Oggi si è svolta la Cabina di Coordinamento sisma 2016 che ha approvato un’ordinanza che consente all’USR Abruzzo di prendere in carico 14 edifici di proprietà dell’Ater di Teramo per i quali le procedure di approvazione dei progetti e di individuazione dell’operatore economico per l’esecuzione dei lavori non sono ancora state concluse. L’intento è quello di sgravare l’Ater di alcune incombenze in considerazione dell’esiguo numero di personale interno residuato anche all’esito di intervenuti collocamenti in quiescenza e nell’ottica di una virtuosa collaborazione istituzionale. L’USR subentrerà dunque nella titolarità dei rapporti attivi e passivi dei contratti sottoscritti dall’Ater con l’obiettivo di consentire la definizione dei progetti entro la fine dell’anno e l’avvio dei lavori, il cui importo supera complessivamente i 14 milioni di euro, entro la successiva primavera. Sono previste deroghe speciali alle procedure d’appalto ed un più snello iter di approvazione progettuale, specie in ordine all’aggiornamento dei quadri economici per i maggiori costi dovuti al caro materiali.

Nella stessa seduta la Cabina di Coordinamento ha autorizzato l’incremento del contributo per l’istituto Gaetano Braga di Teramo il cui importo passa da, 5,5 milioni di euro ad oltre 9,5 milioni. Analogo aumento è stato autorizzato per il liceo scientifico “M. Curie” di Giulianova il cui importo passa da 12,5 milioni di euro a 15,7 milioni. Tali aumenti si sono resi necessari a seguito dell’approvazione dei relativi progetti esecutivi.
In merito alla ricostruzione post sisma delle case Ater, il presidente Marsilio, riconoscendo la necessità di passare a una gestione da parte dell’USR sisma 2016 per velocizzare le pratiche degli edifici colpiti dal terremoto, ricorda che le pratiche e le progettazioni in essere trovate nel 2019 erano sbagliate, in quanto si ipotizzava il recupero di strutture che invece dovevano essere demolite e ricostruite.

“Abbiamo dovuto ricominciare da capo a causa di progetti inadeguati, non tecnicamente fattibili – ha sottolineato Marsilio – L’aggravio causato da queste situazioni ha accumulato ritardi a cui si sono aggiunti quelli causati da un personale insufficiente, negli uffici Ater, a garantire il disbrigo delle pratiche. Abbiamo cominciato a chiedere personale qualificato già al Governo Conte e successivamente al Governo Draghi. Nonostante le richieste non ci sono mai state risposte positive. I nostri sforzi, attraverso l’incremento dei fondi a disposizione, per favorire traslochi e altre operazioni, che hanno trovato la piena disponibilità anche da parte del commissario Castelli, non sono stati sufficienti per arrivare al nodo della questione. Abbiamo ora preso di petto la situazione anche perché l’USR ha tecnici e ingegneri che hanno concluso migliaia di pratiche che erano arrivate nei loro uffici e che ora hanno più tempo a disposizione per gestire questa grande mole di lavoro. Voglio ringraziare il presidente dell’Ater di Teramo, Maria Ceci, per il lavoro fatto in questi anni, che ha permesso di arrivare a definire le strategie e avviare le demolizioni necessarie per la ricostruzione”.

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