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Jacopo De Foglio è della Salernitana: Lotito lo accoglie all’Arechi e lo blinda per due anni

Storie di calcio, dalla Marsica alla luna, o almeno quello è l’obiettivo. Nel mezzo c’è il percorso, la discesa, le salite. Poi ci sono i contratti, meno poetici, meno romantici, freddi quanto l’inchiostro, messo nero su bianco.

Brividi al momento della firma, altri ancora quando si realizza il senso. Quando il grande calcio chiama c’è poco da fare, si ringrazia il destino e soprattutto se stessi per le fatiche premiate, le speranze ascoltate. Salerno è un’agorà degna delle aspettative più belle, vestirne la storia e i colori è un privilegio per pochi. Jacopo De Foglio entra nell’élite ristretta, guarda l’Arechi nella sua imponenza e si sofferma a pensare: le soddisfazioni di ieri, l’importanza di oggi, gli obiettivi di domani. Tutto può passare da lì, da quelle mura consacrate al calcio, lì dove le voci si perdono nel caos e un pallone insaccato sotto la Sud vale le emozioni di una vita.

Tre giorni fa Jacopo ha firmato il contratto che lo lega alla Salernitana per le prossime due stagioni. Biennale in granata, avallato da Claudio Lotito, che in occasione dell’incontro nel centro sportivo gli avrebbe detto: «Pensa a fare bene quest’anno, che ci saranno grandi sorprese».

Già, quest’anno. Ora è tempo di farsi le ossa, De Foglio è partito in prestito per l’Agropoli, formazione attualmente in forza in Eccellenza, in attesa dell’ufficialità del ripescaggio in serie D, che dovrebbe essere comunicata entro pochi giorni.

«Ho appena lasciato Arezzo – ha spiegato Jacopo –  ho ricevuto delle chiamate e alla fine ho scelto Salerno. La prossima stagione giocherò con la maglia dell’Agropoli, altra squadra cittadina, e a giugno rientrerò alla Salernitana. Per me è un sogno, ho provato emozioni uniche arrivato allo stadio. Parliamo di una delle tifoserie più calde d’Italia, non potevo fare scelta migliore. Sono felice, la mia famiglia mi sostiene, non mi hanno mai posto freni o condizioni, qualsiasi decisione io abbia preso l’ho fatto di mia iniziativa. Quest’anno sarò sotto età, dovrò fare del mio meglio per guadagnarmi il posto; voglio fare bene – ha concluso Jacopo – e ripagare la fiducia della società che mi ha voluto».

La società salernitana ha scommesso sul piccolo talento trasaccano, già grande agli occhi degli addetti ai lavori. Arezzo gli ha dato visibilità, la chiamata in Nazionale lo ha investito di aspettative. Ora è tempo di fare il grande salto, e mai l’arrivo è stato così dolce.

 

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