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Hub delle Competenze: D’Amario, modello virtuoso

A Bruxelles per trattenere talenti

Riflettori accesi a Bruxelles su Hub delle Competenze, il progetto pilota messo in campo in Abruzzo sul rafforzamento della capacità amministrativa che ha costituito un “case History” durante la Settimana Europea delle Regioni e delle Città, tenutasi dal 7 al 10 ottobre. L’esempio della proposta abruzzese è stato presentato nell’ambito di un workshop che ha messo a fuoco alcuni modelli per aiutare le regioni a costruire centri di competenza per giovani talenti, ma anche soluzioni per favorire una gestione efficiente dei fondi UE per la coesione territoriale. Ed è in questo contesto che Regione Abruzzo e Formez PA sono stati invitati dall’ISTAT a illustrare i risultati raggiunti da Hub delle Competenze grazie al workshop intitolato “Supporting young talent for the future of EU regions and cities” introdotto da Rina Camporese (ISTAT) e Paolo Mazzocchi (Università Parthenope).
Il progetto di sistema abruzzese è stato fortemente voluto dal presidente della Regione Marco Marsilio per mettere a terra concretamente i fondi di coesione a beneficio delle comunità abruzzesi. «Il progetto finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione, – ha spiegato il Sottosegretario con delega alla Programmazione nazionale e comunitaria Daniele D’Amario – si colloca nel piano strategico ‘Abruzzo Prossimo 2021-2030’, e mira a rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali nella gestione dei fondi per la coesione, creando al contempo occasioni di sviluppo delle competenze per i giovani. ‘Hub delle Competenze’ ha suscitato grande interesse tra le altre regioni europee, dimostrandosi un modello replicabile per rafforzare la capacità amministrativa e coinvolgere i giovani nelle politiche regionali».
Emanuela Murri, dirigente del Servizio Programmazione nazionale della Regione Abruzzo ha messo in evidenza come ‘“Hub delle competenze’ risponda alla necessità di contrastare lo spopolamento e il declino demografico, offrendo opportunità di crescita professionale ai giovani abruzzesi.
Il progetto si articola in quattro fasi: dalla valutazione della capacità amministrativa di 16 hub territoriali alla formazione mirata dei giovani, con l’obiettivo di creare una nuova generazione di esperti in politiche di coesione. Maria Rosaria Russo di Formez PA ha evidenziato la riduzione da oltre 400 a poco più di 40 dei progetti bloccati, grazie all’affiancamento di giovani esperti, e la creazione di 16 presidi territoriali che rispondono alle esigenze specifiche delle diverse aree. Ha inoltre sottolineato il rafforzamento della cooperazione tra Regione Abruzzo e associazioni come ANCI, UPI e UNCEM, fondamentale per il successo del progetto.
L’ultimo tassello di questa azione di sistema è il progetto “GAP – Giovani Abruzzesi per la Programmazione”, che mira a formare 80 giovani professionisti nei settori chiave della transizione ecologica, digitale, turismo sostenibile e innovazione sociale, finanziato dal FSE+ 2021-2027. Questa iniziativa mira a preparare i giovani ad affrontare le sfide future, contribuendo al contempo allo sviluppo del territorio.

 

 

Comunicato stampa

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