“Ci sono zone completamente senza luce ne’ acqua, i supermercati sono aperti ma vuoti”: lo racconta Cristina, una 31enne italiana che vive a Xirivella, a Valencia, a una manciata di chilometri di distanza dall”epicentro’ del disastro causato dal maltempo. “Ci sono ancora tanti morti, altro che solo 200!”, spiega all’AGI.
Sugli allarmi per l’emergenza legata al passaggio del Dana tra martedì e mercoledì scorso “sono arrivati”, aggiunge, “ma ormai l’acqua era ovunque. Le persone sono rimaste intrappolate. Un amico mio e di mio marito ha dovuto fare un buco nel pavimento per salvare l’inquilino del piano di sotto che stava annegando. Noi abbiamo il garage completamente allagato e dentro c’è una nostra auto che ovviamente consideriamo persa. Un’altra era parcheggiata fuori, è allegata e quindi persa anche quella”.
Cristina come gli altri cittadini della sua zona è preoccupata perché non vede arrivare gli aiuti: “Abbiamo chiesto alla polizia Valenciana che sta lavorando ma ci dicono che il Governo non si sta muovendo e i militari possono fare poco. Non arriverebbero ordini in proposito. Io non so bene come stanno le cose perché le tv funzionano poco e arrivano notizie scarse, si usano le tv locali. Ma vedo che non c’è cibo e ci sono zone completamente senza luce né acqua. Stiamo contando sull’aiuto delle forze di polizia locale e della gente che viene dall’altro lato della città con pale, secchi, vanghe. Stiamo cosi’, in attesa, e la conta dei morti non è finita”.