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Solo una parte del PD, punta su Albano

I dem “delusi” chiedono che si dica la verità

All’indomani della riunione, a porte socchiuse, della presentazione della candidatura a candidato segretario provinciale del Partito Democratico dell’aquilano Stefano Albano, i delusi e una parte dei tesserati del Pd, chiedono che si faccia chiarezza.
“Dalla stampa apprendiamo un titolo in pompa magna, “Il Pd punta su Albano”, ma è bene ricordare, affermano i dem, che solo una parte di questo partito voterà per Albano” “È severamente sbagliato parlare di candidatura unitaria, poiché, continuano i dem, è unica, non unitaria. Corresponsabile è stata, ai dati attuali, salvo sorprese all’ultimo minuto, l’unica candidatura presentata, ma non sarà un congresso unitario.
È bene sottolinearlo” affermano gli iscritti al Pd
“Ho voluto mettere in campo questa candidatura proprio perché penso che ci sia bisogno di tre elementi: unità, apertura e rinnovamento – ha detto Albano
Ma ribatte l’altra parte del Pd e incalza Albano sui temi sui quali basa la sua candidatura.
Unità; la candidatura è stata decisa in una cerchia sempre più ristretta. Senza condivisione alcuna a livello provinciale e territoriale.
Apertura; questa gestione seguirà, in perfetta linea, quella uscente. Saranno più persone a non rinnovarla la tessera che a farla
Rinnovamento; in sala erano presenti le stesse personalità che presenziano da almeno 20 anni e che dunque, non si potrà parlare di rinnovamento se dietro le quinte ci sono i soliti personaggi a gestire le carte in tavola.
“Come si può dunque parlare di unità se una candidatura, per una carica rilevante, viene decisa all’interno di una stanza segreta, senza il coinvolgimento della base e dei militanti?” – continuano in una nota i delusi del partito –
“Mi sono adeguato alla maggioranza, adesso, per me, non è più possibile esserci a queste condizioni. Il solco tracciato tra il mio intendere l’impegno politico e l’attuale azione politica di questa classe dirigente è troppo profondo.
Il partito democratico ha perso la sua vocazione principale: “essere una comunità”. Comunità aperta, che tenta di coinvolgere i cittadini che quotidianamente, spesso intimoriti e un po’ prevenuti, si avvicinano alla politica, anche senza una tessera di partito, ma che vorrebbero essere coinvolti nelle decisioni, non subirle in virtù di un “bene superiore”, non condiviso e tanto meno noto, che guarda caso penalizza spesso le fasce più deboli.” è quanto trapelato dalle dichiarazioni del Segretario dem di Sante Marie, Andrea Conte, all’incontro al Castello Orsini di Avezzano.
Fa riflettere come le posizioni siano molto liquide all’interno delle dinamiche dem tanto che all’evento i soliti volti noti sono gli stessi che si reciprocamente accusavano.
Si parla di unità, elezioni vinte o perse, ma mai nessuno di questi accentratori di potere si assumono le proprie responsabilità per le decisioni assunte in maniera individuale per un solo bene; quello personale e personalistico.
Concludono i tesserati

 

Comunicato stampa

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