Il periodo natalizio dovrebbe essere quello in cui a regnare sono la pace e la gioia, ma spesso soltanto nelle favole.
Il centro città è tutto bello addobbato a festa, i commercianti vivono uno dei periodi che sulla carta è florido, salvo in alcune zone in cui quello che succede da sempre continua a succedere.
Ieri pomeriggio intorno alle 16.15, nella parte alta di Corso della Libertà, zona da sempre calda insieme a Piazza Matteotti, si è scatenata una rissa tra extracomunitari venuti alle mani non si sa per quale motivo, tra urli, mazze e catene. I residenti hanno sentito le urla e guardato da dietro le finestre, allertando subito le Forze dell’Ordine con il numero unico di emergenza 112. Le attività commerciali, le poche rimaste aperte con coraggio in quella zona, hanno dovuto chiudere a chiave le porte, con i clienti dentro, per evitare problemi.
Presto, pare, ci sarà una riqualificazione di Corso della Libertà e Piazza Matteotti, che dovrebbe portare, oltre al ripristino della bellezza del posto anche a una rinnovata tranquillità, ma nel frattempo residenti e commercianti, ascoltati telefonicamente, sono esasperati.
Abbiamo raggiunto anche Giuliana Di Pasquale, titolare di una storica attvità che è lì da più di 50 anni e che ci ha rilasciato una dichiarazione: “La mia è una attività riconosciuta per la sua storicità e grazie al lavoro, alla fatica ed ai sacrifici di quasi tre generazioni, soprattutto in occasione delle feste natalizie, abbiamo la fortuna e l’orgoglio di accogliere molti clienti provenienti da tutta la Marsica e persino da fuori Regione. Ma a nulla sono valsi i nostri sforzi evidentemente se poi chi dovrebbe occuparsi della sicurezza della città ci lascia in balia di stranieri ,stranoti alle Forze dell’ Ordine, che ieri alle 16 si sono scatenati in una rissa muniti di mazze e catene che questionavano tra loro a torso nudo sotto lo sguardo attonito della gente. Ho fatto del mio meglio per tutelare clienti ed avventori, tanto che mi sono vista costretta a serrare all’ interno, ma ho provato tuttavia una profonda vergogna per la mia città. Ho dovuto provare vergogna per non essere in grado di dare risposte sensate ai clienti che mi chiedevano perché non ci fosse uno straccio di vigilanza, ho provato una vergogna avvilente e svilente che non toccherebbe a me provare bensì a coloro che dovrebbero occuparsi di sicurezza e di commercio ovvero a coloro che quelle deleghe le hanno volute ed accettate. Per mio conto troverò il modo di organizzarmi personalmente con una vigilanza privata, considerato che i “mille occhi” appaiono sordi e ciechi alle richieste avanzate fino allo stremo al pari della promessa” vigilanza integrata” di cui non si è vista traccia.”
È evidente tanto la rabbia quanto lo sconforto, che non sono soltanto di una persona, ma di tutti coloro che lì vi lavorano e vi abitano, ormai allo stremo e scoraggiati da questi episodi che avvengono a qualsiasi ora. Certamente la sicurezza è un problema a livello nazionale, non solo di Avezzano, ma dopo tante riunioni nel municipio di città e tante piccole richieste di residenti e commercianti, unitisi spontaneamente per fronteggiare il problema, è evidente e comprensibile anche lo scoramento e la rabbia in un periodo in cui forse dovrebbe essere tutto vivibile con serenità per chiunque.