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Migranti, Unicef e Croce Rossa firmano protocollo d’intesa

Il Protocollo prevede l’implementazione di strumenti di promozione dei diritti umani, attività concordate su tematiche di interesse comune e la promozione, nelle strutture emergenziali di accoglienza, degli standard minimi di protezione per le persone vulnerabili.

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A Roma, l’UNICEF – Ufficio Regionale per l’Europa e l’Asia Centrale (ECARO) e Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS – e la Croce Rossa Italiana hanno firmato un Protocollo d’Intesa della durata di 3 anni per promuovere azioni a tutela dei diritti umani, a supporto della protezione delle persone migranti e rifugiate in Italia, con particolare riguardo alle persone in condizione di maggiore vulnerabilità, inclusi minorenni, donne sopravvissute o a rischio di violenza di genere, nuclei familiari. Il Protocollo è stato firmato dal Vice Presidente della Croce Rossa Italiana, Debora Diodati, dal Coordinatore della Risposta UNICEF in Italia, Nicola Dell’Arciprete, e dalla Presidente dell’UNICEF Italia, Carmela Pace.

Il Protocollo prevede, tra le varie attività, di contribuire all’implementazione di strumenti congiunti di promozione dei diritti umani nell’ambito degli interventi attivati dalla Croce Rossa Italiana sia durante gli eventi emergenziali, sia nei contesti delle attività ordinarie; di svolgere attività concordate su tematiche di interesse comune, quali percorsi formativi, eventi divulgativi, workshops, cui possano eventualmente partecipare, anche i volontari del Comitato Italiano per l’UNICEF; di promuovere, nelle strutture emergenziali di accoglienza, standard minimi di protezione per le persone vulnerabili.

L’UNICEF e la Croce Rossa Italiana si sono impegnate anche a collaborare in sinergia attraverso un meccanismo regolare di scambio e aggiornamento sui contesti operativi e sui servizi offerti dalla rete delle autorità competenti in materia di protezione e accoglienza a livello centrale e locale con particolare riguardo all’hotspot di Lampedusa e ai centri di prima e primissima accoglienza delle regioni di sbarco, transito e destinazione, ove siano presenti personale della Croce Rossa Italiana e personale UNICEF ECARO.

Il Protocollo è anche un quadro di riferimento per scambiarsi competenze specifiche attraverso attività di formazione e materiali informativi su temi quali: protezione dell’infanzia; prevenzione, mitigazione del rischio di violenza e risposta alla violenza di genere; comunicazione rispettosa e a misura di bambina/o; salvaguardia dei minorenni; gestione dei grandi numeri in emergenza; protezione delle persone migranti e rifugiate dal rischio di abuso e sfruttamento sessuale nelle situazioni emergenziali; tutela dell’unità familiare per quanto concerne i nuclei separati e i minorenni soli.

“Questo protocollo rappresenta un importante punto di partenza per il futuro dell’accoglienza, della tutela e dell’inclusione delle persone migranti che giungono nel nostro Paese. Ci permette inoltre di rimarcare la volontà condivisa della Croce Rossa Italiana e di UNICEF Italia di essere sempre più vicini ai bisogni e alle necessità delle persone fragili, spesso vittime di violenza, che arrivano sulle nostre coste cariche di speranza, col solo desiderio di avere una vita in cui i propri diritti non vengano più messi in discussione”, ha detto Debora Diodati, Vice Presidente della Croce Rossa Italiana.

“Siamo molto soddisfatti di chiudere a fine anno le celebrazioni per i 50 anni di attività dell’UNICEF Italia con la firma di questo importante Protocollo, che vuole mettere al centro i diritti dei più vulnerabili, in particolare i bambini e le donne”, ha dichiarato la Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace. Da tempo collaboriamo con la Croce Rossa Italiana nei principali punti di sbarco e accoglienza, affrontando insieme i bisogni di migliaia di migranti e rifugiati, a partire dai minori stranieri non accompagnati, e lavorando per migliorare i servizi offerti. Questo protocollo ufficializza un lavoro già avviato e segna un passo decisivo per rafforzare il nostro impegno comune: garantire protezione concreta e opportunità reali di inclusione. Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore della Risposta UNICEF in Italia.

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