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Poste Italiane: le scarpe dei portalettere abruzzesi “diventano” aree gioco

Grazie progetto denominato “Scarpa vecchia fa buon gioco” e ideato da alcuni addetti al servizio di recapito, ogni anno oltre 25.000 calzature antinfortunistiche diventano soffici tappeti per far divertire i più piccoli in sicurezza.

Anche le scarpe dei portalettere abruzzesi diventeranno il morbido pavimento delle aree gioco per i bimbi dell’asilo.

Il progetto, denominato “Scarpa vecchia fa buon gioco”, è nato grazie alla creatività e alla coscienza ecologica di un gruppo di otto dipendenti di Poste Italiane, i quali hanno pensato di riciclare le calzature antinfortunistiche in dotazione ai portalettere e al personale dei centri di recapito per convertirle nelle piastrelle antitrauma che rivestono le aree per le attività ludiche dedicate ai bimbi.

“Scarpa vecchia fa buon gioco” è solo una delle molteplici idee e proposte raccolte da “Insieme 2024 Sustain & Innovate”, il contest sviluppato da Poste Italiane per raccogliere i suggerimenti dei lavoratori su come migliorare le attività svolte in azienda sui temi dell’innovazione e della sostenibilità.

In Abruzzo, così come in tutta Italia, le calzature dismesse dei portalettere vengono raccolte ogni due mesi nel Centro Operativo di Pescara e nei 14 centri di recapito della regione (Alanno, Alba Adriatica, Avezzano, Casoli, Chieti, Lanciano, L’Aquila, Montesilvano, Pescara, Pineto, Sant’Egidio alla Vibrata, Sulmona, Teramo e Vasto) e inviate presso il Centro di smistamento della corrispondenza di Ancona, dove l’Impresa ESO, specializzata in gestione, raccolta, riciclo e trasformazione dei rifiuti, le preleva e le prepara per il nuovo utilizzo.

“Abbiamo recepito con grande entusiasmo questa iniziativa – commenta Franco Settimi, responsabile del servizio di recapito in Abruzzo e Molise – e siamo pronti a fare anche noi la nostra parte per arrivare all’obiettivo di almeno 3.500 calzature entro il 2025 raccolte come Area Centro, che oltre ad Abruzzo e Molise comprende anche Lazio e Sardegna. Poste Italiane è un’azienda sensibile sia al tema del riuso sia al contributo dei dipendenti e questo progetto, nato grazie all’idea di nostri colleghi, lo dimostra pienamente”.
Nel processo di trasformazione la funzione del materiale non cambia: dal lavoro al gioco, sempre di sicurezza si tratta. Se una volta proteggevano i lavoratori, dopo la “metamorfosi” la gomma e il poliuretano tuteleranno i bimbi durante i loro giochi sfrenati.

“È bello e in qualche modo anche magico – dice Elvira Di Bartolomeo, portalettere a Pescara – sapere che le nostre scarpe saranno recuperate per diventare il pavimento antitrauma delle aree gioco dei bambini. Questa iniziativa ci è piaciuta subito, quindi vogliamo complimentarci con i colleghi che l’hanno pensata e con la nostra azienda che l’ha fatta diventare realtà”.

Con “Scarpa vecchia fa buon gioco”, autentico progetto di economia circolare, ogni anno verranno riciclate ben 25.000 paia di scarpe di Poste italiane e le prime pavimentazioni verranno realizzate negli asili di Roma e Bologna.

Inoltre, l’Azienda continua il suo impegno verso la transizione green e includerà a breve in questo progetto i caschi dei portalettere e le divise usate.
L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

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