“Buongiorno Dottore, le sue affermazioni e “soluzioni” più che da Medico Luminario sono, se lo lasci dire, da Medico Fulminario.
Quì a Pescina ci sono i cafoni, cafoni che nel momento del vero bisogno non sono e non trovano sordi, ne ciechi e ne muti gli altri colleghi cafoni del circondario.
Per favore, non giochiamo al gioco del chi semina e chi distrugge, guardiamo insieme verso l’obiettivo migliore, quello più degno di un ormai 2025 e non più di un’epoca medioevale.
Dispiace apprendere, per mezzo stampa, che un Medico Primario abbia questa visione di buona sanità, di sanità modello.
Si unisca a noi, piuttosto, rispetti la perenne battaglia della nostra amministrazione, quella del nostro vicesindaco Luigi Soricone impegnato in prima fila e persona e chieda incremento e potenziamento del personale portando a casa insieme con noi il risultato, non la guerra tra poveri. Con questo le auguro sempre il meglio dalla vita, dalla sua carriera e che non possa mai avere estremo bisogno, come paziente, del nostro pronto soccorso semmai in quell’ipotetico malaugurato momento dovesse trovarsi a Pescina, Venere, Ortona Dei Marsi, Lecce, Gioia, Aschi, San Benedetto, Ortucchio, Collarmele, Carrito, Cesoli, Rivoli, Aielli, Cerchio, Aschi Alto, Sulla Villa, San Sebastiano, Bisegna.
Questa utenza, facendo riferimento al PPI di Pescina, punto strategico e cruciale tra le distanze che collegano le aree interne al capoluogo marsicano, va a decongestionare un già congestionato Avezzano, determinando pertanto in maniera decisiva, come constatato, la vita o la morte degli aventi bisogno.
Il pronto soccorso di Avezzano non ha corridoi così lunghi da ammassare anche pazienti provenienti dalla Marsica Orientale, territorio che conta circa 30.000 abitanti.
Ma lei queste cose le sà già, per cui, cortesemente, si tolga le bende dagli occhi e buon lavoro per una soluzione migliore rispetto a quella da lei partorita distrattamente ed affrettatamente.”
– Guido Verrocchia –
Ass.re al Patrimonio della città di Pescina
Comunicato stampa