In occasione della ricorrenza del “Giorno del Ricordo“, nella sala Conferenze della sede municipale di Palazzo Margherita, si è svolto ieri un incontro pubblico sul tema “La memoria negata”, a cui hanno partecipato il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, la direttrice dell’Archivio di Stato dell’Aquila, Marta Vittorini, lo storico dell’Università degli studi del Molise, Costantino Di Sante, il referente regionale del Comitato 10 Febbraio, Fabio Pace, e il giornalista e scrittore, Giorgio La Porta.
Al dibattito, che rientra nel programma di iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale nell’ambito della XXXIII edizione del Premio nazionale Paolo Borsellino, hanno partecipato gli studenti di alcune scuole superiori cittadine.
Al termine del confronto, presso il Palazzetto dei Nobili, è stata inaugurata la mostra “L’esodo e il dramma delle foibe”, esposizione sostenuta dal Comune dell’Aquila e promossa dall’Archivio di Stato in collaborazione con il Comitato 10 febbraio.
Grazie alla documentazione del Centro raccolta Profughi di Roio conservata presso l’Archivio di Stato dell’Aquila, la mostra intende ricordare l’accoglienza all’Aquila di tanti esuli dalmati, istriani, giuliani, insieme a profughi provenienti dalla Valle Peligna, che nell’immediato dopoguerra, a seguito degli accordi post-bellici, furono costretti ad emigrare dalla terra natia a causa del passaggio di quei territori dal Regno d’Italia alla Repubblica di Jugoslavia.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al prossimo 16 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
“La memoria è un dovere, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, affinché possano conoscere la verità e trarre insegnamenti dal passato per costruire un futuro di pace e consapevolezza. La nostra città ha una importante storia di accoglienza e solidarietà: negli anni difficili del dopoguerra, ha dato rifugio a tanti esuli giuliano-dalmati, insieme a profughi della Valle Peligna, costretti ad abbandonare la propria terra in seguito agli accordi post-bellici e al passaggio di quei territori dal Regno d’Italia alla Repubblica di Jugoslavia. Celebrare il Giorno del Ricordo significa abbattere il muro del silenzio che per troppi decenni ha circondato queste vicende, restituendo dignità a chi ha sofferto e rendendo omaggio a chi ha perso la vita. Questa non è solo una storia di confine, ma una storia che appartiene a tutta l’Italia” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Comunicato stampa