È stata eseguita alcuni giorni fa in un centro della Marsica l’ordinanza cautelare del divieto di avvicinamento emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano nei confronti di un 49enne, accusato di atti persecutori in danno della figlia.
La misura è stata adottata al termine delle indagini avviate dai carabinieri della stazione di Avezzano a seguito della querela per stalking presentata dalla giovane nel paese dove dimora attualmente assieme alla madre.
Nell’atto di denuncia, che aveva fatto scattare il codice rosso, ossia quella procedura d’urgenza che concede una “corsia preferenziale” alle indagini per i reati di violenza di genere e domestica, la giovanissima, che si era rivolta con fiducia all’Arma dei carabinieri, ha ricostruito una serie di condotte vessatorie ed opprimenti, vere e proprie violenze psicologiche, che il padre avrebbe messo in atto nei suoi confronti negli ultimi 3 anni.
L’uomo dovrà ora mantenersi ad almeno 500 metri dall’abitazione, dalla scuola e dai luoghi abitualmente frequentati dalla figlia, evitando qualsiasi contatto, anche telefonico, con lei.
Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.
Comunicato stampa