Lo scorso 22 Febbraio, ad Ancona, il romanzo storico scritto dall’avezzanese Antonio Faricelli, dal
titolo “Ramses e il principe rosso-cinto”, ottiene il suo ennesimo riconoscimento.
Si chiude con quella marchigiana la stagione dei concorsi letterari del 2024, che ha visto il romanzo
di Faricelli protagonista delle premiazioni per ben dodici volte.
Da nord a sud, in premi nazionali ed internazionali, la storia di “Ramses” e del “principe rosso-cinto”
ha già riscosso i seguenti riconoscimenti:
• Premio “Storia e Leggenda” al Premio Letterario Casentino di Arezzo;
• Miglior opera al Concorso Letterario Internazionale “Le parole arrivano a noi dal passato” di
Cosenza;
• Premio Calliope al Premio Vitruvio-Le Muse di Lecce;
• 1° classificato in assoluto al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica “Kerit-LC Edizione” di
Reggio Calabria;
• 2° classificato al Concorso Letterario “Scarpette rosse – Joyce Lussu” di Ancona
• 2° classificato al Premio Internazionale “Penne Festival delle Arti” di Penne;
• 3° classificato al Premio Letterario ALA di Livorno;
• Finalista al Premio Letterario “La Città sul Ponte” di Firenze;
• Menzione di merito al Premio Letterario “Città di Sarzana” di Sarzana;
• Menzione d’onore al Premio Internazionale “Castrovillari Città Cultura” di Castrovillari (CS);
• Menzione d’onore al Concorso Letterario “Argentario e Premio Caravaggio di Monte Argentario
(GR);
• Menzione speciale al Premio Letterario “Maria Francesca Roberti” di San Lucido (CS)
Il romanzo narra del faraone d’Egitto Ramses e il principe ittita Hattushili, entrambi condizionati da
un sogno a dichiararsi battaglia. Il principe Hattushili è mosso dalla possibilità che intravede
nell’incontro/scontro con Ramses di salvare sua figlia malata; mentre il faraone egizio muove gli
eserciti a seguito di un’intercessione divina. Prenderanno parte alla spedizione militare anche Amon,
il figlio di Ramses ed erede al trono, e Urhi, un giovane attendente amico di Amon che in seguito
dimostrerà di avere tutt’altro ruolo. Svoltasi la battaglia Ramses si ritrova ad Hattusha, la capitale del
regno ittita, per uno scopo che sancirà una pace ferrea tra i due grandi imperi.
Ispirato da documenti come la Stele di Bentresh o il Poema di Pentaur, l’autore racconta i momenti
e i moventi che hanno portato a questo titanico scontro, miscelando con maestria narrativa gli
avvenimenti e i personaggi storici con quelli di fantasia. Riuscendo a scattare un’accurata fotografia
dell’Egitto di oltre tremila anni fa, descrivendo con minuzia di particolari i paesaggi, le città e i modi
di vivere dell’epoca; adornando il racconto di citazioni tratte dalla storiografia egizia, dalla bibbia e
dalla tradizione culturale protosarda.
Comunicato stampa