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Asl 1, “Romano si sottrae di nuovo al confronto”

L'ira dei sindacati: "Si ripete, ancora una volta, la fuga di Ferdinando Romano dinanzi alle sue responsabilità". Chieste ancora le sue dimissioni.

Nella giornata di ieri è pervenuta, infatti, al Presidente della Commissione di Vigilanza l’ennesima comunicazione dell’impossibilità a partecipare all’audizione fissata per il prossimo 6 marzo, a causa di impegni “inderogabili” da parte del Direttore Generale della ASL1, Ferdinando Romano. “Fatto, questo, di una gravità inaudita. E ciò in quanto Romano, per la seconda volta, impedisce il regolare svolgimento di una riunione finalizzata a fare luce sulla condotta della ASL1 nei confronti di migliaia di cittadine e cittadini. Il Direttore Generale della ASL1 si sottrae, invero, per la seconda volta al confronto in una sede istituzionale, non assumendosi, in concreto, alcuna responsabilità, in barba alle stesse istituzioni chiamate ad approfondire i fatti e a trovare una soluzione nell’interesse della collettività. Romano si conferma, quindi, un corpo estraneo al nostro territorio, interessato più alle sue sorti che agli interessi generali della comunità”, lo sottolinea in una nota il segretario Generale della CGIL dell’Aquila, Francesco Marrelli.

“Per il prossimo 6 marzo, la ASL1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila era stata convocata, come è noto, dinanzi alla Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo (dopo un primo rinvio dell’audizione inizialmente fissata per il 20 febbraio u.s.) per approfondire il tema relativo agli avvisi di pagamento recentemente inviati ai cittadini e alle cittadine, per il tramite dell’Agenzia delle Entrate, per asserite mancate disdette delle prenotazioni delle prestazioni sanitarie. Anche questa volta, quindi, la ASL1 si sottrae al confronto in sede istituzionale, continuando a non fare chiarezza sul tema degli avvisi di pagamento. Tema, sul quale, invece, i cittadini e le cittadine avrebbero già dovuto avere risposte serie e concrete, trattandosi di richieste di pagamento già in scadenza al termine del 2024, in buona parte afferenti ad annualità risalenti nel tempo e a visite delle quali l’utenza avrebbe effettivamente fruito o circa le quali sarebbero state comunque effettuate le disdette nei termini di legge e secondo le modalità prestabilite dalla ASL1. Pertanto, preso atto dell’impossibilità di svolgere l’audizione alla presenza del Direttore Generale, chiediamo a gran voce alle istituzioni e alla politica tutta di intervenire al riguardo, facendo chiarezza sulla condotta che il Direttore Generale, che ricordiamo essere di nomina politica, ha deliberatamente scelto di adottare”, si legge ancora nella nota.

“Nostro malgrado, pertanto, ci troviamo costretti a ricordare al Direttore Generale della ASL1, per l’ennesima volta, che la cosa pubblica si governa secondo principi di correttezza, trasparenza, efficacia e partecipazione. Dal canto nostro, torniamo, inoltre, a chiedere le dimissioni in via immediata di Ferdinando Romano che, stanti i fatti, non intende evidentemente adempiere ai suoi doveri nei confronti della collettività tutta, evitando qualsiasi confronto, soprattutto in sede istituzionale, e negando le risposte tanto richieste e attese da tempo dalla cittadinanza, lasciata tuttora in una condizione di assoluta incertezza”, questa la conclusione.

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