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Nasce il “Premio Save the Children per la ricerca”

Per i ricercatori e le ricercatrici under 35 anche un premio speciale con una dote formativa. L’iniziativa è promossa dal nuovo “Polo Ricerche” di Save the Children Italia, nato per ampliare e diffondere le conoscenze sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia e nel mondo.

Negli ultimi 10 anni l’Italia ha “perso” più di un milione di bambine, bambini e adolescenti, raggiungendo lo scorso anno l’ennesimo record negativo delle nascite. Se dieci anni fa il rapporto tra minori e over 65enni era di 4 a 5, oggi è sceso a 3 su 5. Nelle nostre scuole sono più di 900mila gli studenti con cittadinanza non italiana (più di 1 su 10) e il 65,4% di questi è nato in Italia.

Nello stesso decennio, è drammaticamente aumentata la povertà minorile che ha raggiunto un picco del 13,8% di minori in povertà assoluta nel 2023, colpendo direttamente quasi 1,3 milioni di bambine, bambini e adolescenti (erano il 9,4% nel 2014)[1].

E a cambiare è stata anche la vita quotidiana di bambini e ragazzi, e la loro fruizione dei media, con la televisione che cede terreno rispetto ai social media. Se infatti nel 2010 più del 60% dei 15enni passava almeno due ore al giorno davanti alla tv, nel 2022 erano meno del 30%. Il 45% dei 15enni oggi usa almeno due ore al giorno pc, tablet o cellulari per stare sui social, percentuale che sale al 66,4% tra le ragazze della stessa età[2]. Aumentano anche i rischi legati all’online che colpiscono in particolare i preadolescenti: nel solo 2024 le vittime di adescamento on line tra i 10 e i 13 anni sono state 206. Considerando tutte le vittime minorenni, ce ne sono state più di una al giorno (370)[3].

Di fronte a queste e altre trasformazioni, sempre più rapide, è fondamentale sostenere l’attività di ricerca, per cogliere il reale impatto di tali cambiamenti nella vita dei bambini, disegnare programmi al passo con i tempi, definire scelte politiche frutto di analisi e non di approcci emergenziali, ascoltare la voce dei minori e delle loro famiglie.

Per questi motivi viene lanciata la prima edizione del “Premio Save the Children per la Ricerca”.

“Mai come in questo momento, così difficile, sentiamo la necessità di rafforzare l’alleanza tra la comunità scientifica e chi è sul campo al fianco di bambini, bambine e adolescenti. L’Italia è ricca di eccellenze nella ricerca sull’infanzia, ma il ruolo della ricerca non è adeguatamente riconosciuto e i risultati non hanno il giusto peso nella definizione delle prassi e delle politiche pubbliche. Il nostro “Premio” vuole essere di incoraggiamento e di impulso alla produzione e alla diffusione di conoscenza e una spinta a mettere questa conoscenza e l’ascolto dei territori al centro di tutte le scelte che riguardano l’infanzia” afferma Raffaela Milano, Direttrice Ricerca di Save the Children.

Il Premio sarà assegnato da una giuria di esponenti autorevoli del mondo della ricerca – tra i quali la professoressa Anna Maria Ajello, Tito Boeri ed Enrico Giovannini – agli autori/autrici di una ricerca realizzata in Italia che abbia contribuito ad ampliare la conoscenza su una o più dimensioni della vita dell’infanzia e dell’adolescenza con un significativo impatto sui diritti. Le ricerche potranno provenire da tutti i campi disciplinari, ad esclusione della ricerca medica e farmaceutica.

Per incoraggiare anche i più giovani, sarà premiata – secondo gli stessi criteri – anche una ricerca coordinata e realizzata da un/una ricercatore/trice con meno di 35 anni.

Il Premio avrà natura simbolica e rappresenterà un’attestazione di eccellenza. Per i ricercatori under 35 è prevista anche una “dote formativa” del valore di 10mila euro che il vincitore potrà investire nell’ambito di percorsi di formazione e studio.

Le candidature possono pervenire entro il 15 maggio e la cerimonia di premiazione si terrà a dicembre 2025 a Milano alla presenza di rappresentanti di istituzioni, delle università, del mondo della comunicazione, organizzazioni del terzo settore, ragazzi e ragazze. In tale occasione, Save the Children conferirà anche due “Menzioni speciali” dedicate rispettivamente a valorizzare una ricerca condotta al livello internazionale da enti o istituti di ricerca che operano in contesti di particolare difficoltà (a causa di povertà, conflitti, crisi climatica..) e ad un progetto dedicato ad avvicinare bambini, bambine e/o adolescenti al mondo della conoscenza scientifica.

Il bando e il Regolamento del Premio sono scaricabili alla pagina https://datahub.savethechildren.it/premioricerca, attraverso la quale sarà possibile proporre anche le candidature.

Il “Premio” è una delle iniziative del nuovo Polo Ricerche di Save the Children. L’Organizzazione ha infatti deciso di dare vita e di inserire nello Statuto una nuova struttura interamente dedicata ad ampliare e diffondere le conoscenze sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia e nel mondo, allo scopo di promuovere i diritti di tutti i bambini e le bambine e di incidere concretamente – attraverso i dati e le analisi – sulle politiche e sulle prassi di soggetti istituzionali, privati e non profit. Le attività del Polo Ricerche si articolano in quattro ambiti: la ricerca, l’analisi dei dati (anche attraverso un datahub consultabile on line), la formazione e la promozione della cittadinanza scientifica. Tra i principali temi di approfondimento la povertà minorile e la lotta alle disuguaglianze, i percorsi di educazione e istruzione, la condizione dei minori migranti, la genitorialità e primi anni di vita. All’attivo del Polo Ricerche già 11 accordi quadro con altrettante Università, finalizzati a rafforzare l’alleanza tra la comunità scientifica e chi opera sul campo a favore dei diritti dell’infanzia.

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