Nelle filastrocche è possibile vivere veri e propri momenti che hanno segnato la vita di tutti ma che, in qualche modo, sono stati dimenticati o chiusi in un cassetto della memoria e ormai impolverati. Con questi versi la scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi celebra l’amore per il proprio padre con delicata sensibilità.
Chiedimi cosa mi piace.
Chiedimi cosa mi piace,
ed io ti dirò stare con te che mi pace doni.
Giocare per vivere spensierate ore insieme.
Volare tra le tue braccia quando stanco
torni dal lavoro come fossi un super eroe.
Caro papà, che vai sempre di corsa, ti vorrei
accanto sul divano con un caldo manto
per ascoltare da te stravaganti storie
e fare della fantasia medicina alla noia.
Basta l’albero di ciliegio fiorito per la tua festa
a far da tetto al cielo azzurrino dei tuoi occhi.
Chiedimi quanto bene ti voglio e ti dirò che come il vasto mare anche il mio amore non si può misurare.
Quando a sera torni a far della nostra casa
isola di sole le tue parole leggere come
barche a vela cullano il mio animo fanciullo
a rallegrare con mille sorrisi il cuore.
Sei un faro in mezzo alla tempesta.
Sei la mano che coccola e consola.
Stammi vicino a far delle piccole cose
magie di rose dal dolce profumo.
So che anche tu come me sei stato bambino svagato
nel desiderio di legare ad un filo come un giallo
palloncino il chiarore della luna.
Chiedimi cosa mi piace, caro mio papà
ed io risponderò stare con te
per tutta la vita…ancora e ancora.
Luco dei Marsi 14-03-2025
Maria Assunta Oddi