Ambulatori di stomaterapia gestiti in larga misura da infermieri con formazione universitaria, abilitati a fare visite previa prescrizione medica: la Asl 1 Abruzzo introduce, prima in Regione tra le aziende sanitarie, un nuovo modello organizzativo per potenziare l’assistenza. Il nuovo assetto, previsto dalla delibera adottata nei giorni scorsi dal Manager Rinaldo Tordera e dalla direzione sanitaria aziendale, guidata dalla dottoressa Teresa Colizza, ha come obiettivo quello di definire e assicurare un percorso di continuità assistenziale per la stomaterapia e per la riabilitazione del pavimento pelvico, per gestire meglio le eventuali complicanze e migliorare la qualità di vita dei malati.
Un nuovo modo di rispondere ai bisogni dei tanti pazienti che in Abruzzo sono attualmente circa 2.500 e che hanno bisogno di modalità di assistenza più efficaci. Con la nuova impostazione organizzativa nella nostra regione si apre una strada del tutto innovativa che amplia notevolmente le competenze degli infermieri che diventano le figure centrali nella gestione di questi ambulatori.
Saranno infatti proprio gli infermieri, in possesso di tassativi requisiti di formazione universitaria, a gestire l’ambulatorio di stomaterapia, affiancati da medici-consulenti e specialisti delle varie branche interessate. In particolare, questo tipo di ambulatori prevede la presenza di un medico specializzato in chirurgia e urologia, in qualità di responsabile, medici specialisti come consulenti e, appunto, infermieri in possesso di specifici master universitari. L’obiettivo connesso all’attivazione degli ambulatori infermieristici è accompagnare i pazienti verso una completa autonomia e qualità di vita, fare educazione terapeutica, garantire visite (previa prescrizione medica) in ambulatorio e in reparto, controllare i dispositivi stomali, programmare i follow up (visite di controllo periodiche), seguire l’iter burocratico per ottenere le protesi. Oltre alle cure vi sarà particolare attenzione a disagio sociale, emarginazione e difficoltà relazionali connesse alla patologia. L’attività di stomaterapia riguarda, in sostanza, persone con incontinenza urinaria e/o fecale e portatrici di stomie uro- colo ileo.
Decisiva per l’istituzione degli ambulatori di stomaterapia, oltre ovviamente al forte impegno della direzione Asl, il contributo dell’Ipasvi (collegio degli Infermieri, Assistenti Sanitari e Vigilatrici d’Infanzia) provinciale di L’Aquila, in termini di proposizione e di impulso progettuale nonché il fondamentale sostegno assicurato dalla dottoressa Patrizia Morfeo, referente regionale Aioss (associazione italiana operatori stomaterapisti). La delibera dei giorni scorsi della Asl darà un nuovo assetto organizzativo e veste formale ad attività che vengono già svolte, da due infermieri esperti e con titoli universitari, negli ospedali di Avezzano (all’interno di chirurgia) e Sulmona (urologia), avviando al contempo l’iter per giungere in tempi brevi all’attivazione di un analogo servizio all’Aquila, tramite la specifica formazione di altri infermieri. In tal modo la Asl, in tutta le aree della provincia, disporrà dei nuovi ambulatori a ‘trazione’ infermieristica, destinati ad alzare l’asticella della qualità assistenziale, valorizzando nel migliore dei modi le professionalità degli operatori.
Fonte Asl 1
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