[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/10/17_10_17_NORDA_TERRENI_thumb34.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/17_10_17_NORDA_TERRENI.mp4[/KGVID] La Norda, dal canto suo, vuole svolgere il tutto nel più breve tempo possibile: questo il suo mantra specifico giornaliero nelle operazioni industriali e di dialogo.
«Fino ad ora – afferma la referente dell’azienda, Daniela Pacifico, incontrata nella giornata di ieri da questa Redazione – è stato fatto tutto ciò che v’era da fare. Dalla riunione avuta la scorsa settimana in Regione, è venuto fuori, dai vari Enti coinvolti, un intento comune sulla vicenda».
Cercare, insomma, oggi più che mai, di fare tutto più rapidamente possibile, perché l’acqua, dal canto suo, continua, adesso, a finire gettata al fiume. Non sono emerse, comunque, al momento, particolari cricità lungo il percorso: il passo successivo risiede nell’accordo che si avrà con i proprietari delle terre per l’edificazione dello stabilimento.
Fino ad ora, con i cittadini coinvolti, c’è stata un’intesa fruttifera sulla possibilità di giungere ad un accordo finale. Probabilmente, sarà emanato, dalla Regione Abruzzo, anche un provvedimento di interesse pubblico sulla questione. Tutto passerà, alla fine, attraverso l’accordo con chi dovrà ospitare le ambizioni dell’azienda, in questo caso i Comuni di Canistro e Civitella Roveto. Non si tratta, quindi, solo di emungere acqua, ma di costruire da zero una realtà competitiva.
La Norda, per parte sua, è un’azienda strutturata: ad oggi, conta otto stabilimenti presenti in tutta Italia e 26 sorgenti di acqua cristallina. Quello di Canistro diventerà il nono stabilimento d’imbottigliamento, per un’acqua giudicata già diversa da tutte le altre dalla stessa società. Gli stabilimenti sono dispiegati in questo modo: uno si trova in Veneto, uno in Lombardia, due in Emilia Romagna, due in Umbria e due in Basilicata.