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A Loreto Aprutino il primo raduno del Pastore Abruzzese: storia e caratteristiche del cane guardiano

Compagno fedele del pastore e del suo gregge, il Mastino Abruzzese è un cane di cui, purtroppo, si conosce ben poco. Arriva puntuale, allora, un’iniziativa nuova ed originale ideata dalla Proloco di Loreto Aprutino: domenica 30 ottobre presso la contrada Remartello si terrà, infatti, a partire dalle ore 10 e 30 circa, il primo raduno del Pastore Abruzzese. Franco D’Amico, allevatore amatoriale di Pastori Abruzzesi, è stato contattato dall’associazione Proloco del suo paese d’origine, assieme a Guerino Martella, per collaborare e prestare il suo contributo all’organizzazione della particolare giornata.

«Tutto è nato da un’altra rassegna, quella del fagiolo bianco tipico di Loreto Aprutino, il Tondino del Tavo» racconta Franco D’Amico. «Questo tipo di fagiolo è caratteristico della nostra zona, tanto che la Proloco di Loreto Aprutino organizza ogni anno una festa basata su questa eccellenza paesana. La novità di quest’anno è che la festa del Tondino del Tavo, arrivata alla sua terza edizione, si associa ad un ulteriore evento degno di nota: il primo raduno del Pastore Abruzzese».

Qual è, però, la vera ragione che ha nutrito il desiderio di realizzare questa iniziativa? «Purtroppo, nonostante la nostra sia una regione dalla morfologia ideale al pascolo e, quindi, l’attività di pastorizia sia praticata da un consistente numero di allevatori e pastori in genere, si riscontra, però, di converso, una grande lacuna conoscitiva riguardo quei cani che, giorno dopo giorno, accompagnano i mandriani tra i prati e sui monti per condurre il gregge al pascolo. Quanti sanno ad esempio la giusta denominazione di questa razza canina?».

Difficile contraddire le parole dell’allevatore di Loreto Aprutino, il quale precisa: «Molte sono le denominazioni con le quali si può identificare il cane pastore: si può parlare di Pastore o Mastino Abruzzese, o ancora di cane da pecora e cane da lupo Abruzzese. È importante sottolineare, però, il fatto che proprio quest’anno, tramite la Legge Regionale del 9 luglio 2016, il cane bianco italiano da custodia delle greggi è stato riconosciuto patrimonio culturale della Regione Abruzzo, con il nome di ‘cane da pecora Abruzzese’ o ‘Mastino Abruzzese’».

Guai a parlare, infatti, di Pastore Maremmano: «Molte persone, soprattutto se residenti in città, fanno confusione nel definire questa razza canina. Il nostro cane, quello al quale sarà dedicata la giornata del 30 ottobre, è di taglia maggiore rispetto al Pastore Maremmano. Anche a tal proposito si presta il raduno organizzato dalla Proloco: sfatare luoghi comuni errati riguardo al Pastore Abruzzese, cercando, inoltre, di chiarire le questioni oggetto di dubbio su questo cane pastore. L’obiettivo principale che ci prefiggiamo è, dunque – continua Franco D’Amico – quello di far conoscere il nostro cane, attraverso la sua distinzione dal Pastore Maremmano».

Nel progetto sono stati coinvolti anche rappresentanti di altre zone diverse dal circondario pescarese: ci saranno infatti allevatori provenienti dalla zona marsicana, dal Chietino e dal Teramano. «Si è cercato di estendere geograficamente la provenienza dei cani che saranno radunati nella contrada Remartello di Loreto Aprutino. Si spera, tuttavia, che la partecipazione sia numericamente importante non solo da parte di coloro i quali posseggono cani pastori, ma anche da parte di tutti quelli che, incuriositi ed affascinati da un cane poco conosciuto, decideranno di partecipare con entusiasmo al raduno».

Qual è quindi il programma della giornata? Lo spiega l’allevatore D’Amico: «L’arrivo dei cani è previsto intorno alle ore 9 del mattino. Sul posto si potrà procedere all’iscrizione, che ha un costo di 5 euro per esemplare, segue la valutazione e l’assegnazione di categoria, effettuata in base all’età del cane. Sette sono le categorie che distingueremo: i cuccioli, che comprendono sia cani di sesso femminile che maschile, i cuccioloni, distinti in base al sesso, i giovani, distinti anch’essi in maschi e femmine ed, infine, la categoria libera, distinta, anche questa, in maschi e femmine. Tre i premi in palio: quello al miglior cane, che sarà vinto dall’ esemplare giudicato più rappresentativo della razza, il premio al miglior gruppo ed, infine, alla miglior coppia» conclude l’uomo.

Non serve, quindi, sottolineare l’importanza dell’evento. Sarebbe bello ed interessante avere qualche nozione in più su un esemplare canino non solo dal fascino tipicamente intramontabile, ma anche dall’utile lavoro prezioso, svolto al fianco del pastore. Sapere che è un mero cane custode delle greggi, infatti, è poca cosa rispetto al suo vasto valore: l’evento sarà l’occasione ideale per dissolvere dubbi e misteri legati al guardiano dal famoso manto bianco.

 

 

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