Alla fine, sono stati prosciolti i due giovani, lei di Avezzano e lui originario del Maghreb, che erano stati accusati di sottrazione di minore.
All’udienza di giovedì, infatti, nelle stanze del Tribunale di Avezzano, i due sono stati prosciolti dall’accusa di aver portato via il proprio figlio, all’epoca di un solo anno di età, dalla casa famiglia di Tivoli dove il bambino era stato ospitato e indirizzato dal Tribunale per i minorenni. Secondo l’accusa, infatti, la coppia, formata da un’avezzanese di 20 anni e da un magrebino di 24 anni, si sarebbe, all’epoca dei fatti presi in esame, introdotta di nascosto all’interno della casa famiglia in cui il minore si trovava ospitato, per portarlo via e ricondurlo in Abruzzo, eludendo anche la sorveglianza lì disposta.
I responsabili della struttura, non appena si avvidero del fatto, ebbero modo di allertare i Carabinieri di Tivoli che, poco dopo l’allarme, avevano già, secondo i fatti, rintracciato i due genitori con il minore con sé, intenti a tornare proprio ad Avezzano.
Il giudice ha accolto l’eccezione presentata dall’avvocato Mario Del Pretaro, difensore della coppia, che ha rilevato la non validità della querela prodotta dall’accusa. All’indomani dell’avvenimento, di fatti, era stata la titolare della casa famiglia collocataria a sporgere la querela contro i due genitori presso la locale stazione dei Carabinieri, mentre, come sostenuto dalla difesa, solo il tutore o il curatore del minore, per legge, avrebbero potuto sottoscrivere la querela stessa.
Il giudice, quindi, ritenendo non valida la querela per i motivi esposti dalla difesa, ha prosciolto, infine, i due giovani dall’accusa.
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