«C’è un solo freno alla ripartenza di Avezzano ed è lo stesso ostacolo che la città ha travolto nove mesi fa: Gianni Di Pangrazio, l’ex sindaco bocciato dagli elettori. I cittadini hanno scelto me quale loro sindaco», questa la dura nota pervenuta alla nostra redazione e firmata dal sindaco dimissionario di Avezzano, Gabriele De Angelis, in questi giorni di fuoco, di consultazione e di trattative per ridare un governo compatto alla città.
«Il motivo è semplice: non potrà fare a meno di sostenere il fratello alle prossime regionali, ricandidato per la terza volta col Pd, e un’amministrazione sostenuta da Forza Italia, UdC, Lega e civici, in grado di ben amministrare, gli complicherebbe non poco i piani. Se c’è una persona che ha tradito Avezzano per motivi puramente personali è lui, e credo che questo sia chiaro a tutti, agli elettori che hanno premiato le sue liste ma bocciato clamorosamente lui col voto disgiunto al primo turno e poi nel ballottaggio. Se non fosse per l’alto senso di responsabilità degli esponenti dell’Udc, della Lega e dei civici, la città rischierebbe, già lunedì prossimo, di veder arrivare il commissario prefettizio. L’ho detto e lo ripeto: mai con Di Pangrazio, la cui inaffidabilità è stata confermata in troppe occasioni. C’è chi inquina i pozzi e chi ha realmente a cuore le sorti della città. È a loro, in aula e fuori, che rivolgo un appello a far ripartire davvero la nostra Avezzano».