Il 14 settembre scorso, di venerdì, ad un solo giorno, quindi, di distanza dalla riapertura del fronte ‘mercato’ del sabato, in città, l’Amministrazione comunale di Avezzano ha messo a ribollire la ‘patata bollente’ del suo cambio di location. Attraverso i contorni di una riunione a più voci, avvenuta tra i rappresentanti di categoria degli ambulanti, il vicensindaco Lino Cipolloni e gli assessori Renata Silvagni (Attività produttive) e Leonardo Casciere (Sicurezza), si è contribuito a definire un nuovo reticolato di coordinate per il Mercato del Sabato, che, secondo questa Amministrazione, non può più avvenire in centro-città, in base ad un’applicazione più adeguata delle maggiormente aggiornate regole in materia di sicurezza, questa la motivazione principale di fondo. Ma gli ambulanti, dal canto loro, hanno ridetto, con una voce sola, No e, questa volta, lo hanno fatto attraverso il lancio di un’operazione di sciopero generale, partorita con tanto di volantinaggio sparso, che dovrebbe avvenire (se non vi saranno ripensamenti da parte della voce amministrativa stessa) il 29 settembre prossimo, di sabato, giorno storico del Mercato.
Un mercato, che, però, appare ancora come ‘intoccabile’, logisticamente parlando, in base alle ultime dichiarazioni lanciate da Confcommercio, con la parola dura del suo presidente, Roberto Donatelli, che è tornato a ribadire il fatto che «lo sciopero è organizzato, in questi giorni, da Cidec e Fiva Confcommercio, le due associazioni di categoria che si occupano del settore del commercio ambulante. – afferma – E’ giusta, a nostro avviso, questa protesta che fanno gli ambulanti. Noi di Confcommercio riteniamo che il mercato del sabato debba restare nel centro della città, proprio per una questione di indotto e di una maggiore socializzazione cittadina. La città vive e rivive grazie anche a quella collocazione centrica del mercato ambulante, che dà, ogni sabato, una ‘passerella’ vispa agli abitanti e a chi vuole vendere. Trasferendo in periferia – dice ancora Donatelli – o in altri luoghi una tradizione così importante per il tessuto economico e sociale avezzanese, sicuramente si rischierebbe di farla morire. Contiamo sul fatto che questa amministrazione possa rivedere la sua idea, che è quella di portarlo su via Garibaldi. Ora gli ambulanti sono in stato di allarme».
Per il 29 settembre, quindi, per ora, vi è in previsione l’idea di bloccare, in qualche modo, con una protesta generale, lo spostamento del mercato del sabato. La Confcommercio, dal canto suo, come associazione di categoria dei commercianti a posto fisso, ha già deciso di appoggiare questa iniziativa unitaria, che raccoglie attorno a sé, per il momento, più istanze da parte degli attori del commercio vivo in città.
La necessità di spostamento avanzata dalla Giunta De Angelis del mercato, si colloca, in realtà, anche in un quadro più vasto che comprende i numerosi lavori pubblici che sono stati avviati sul suolo cittadino quest’anno, alla luce del nuovo concetto di viabilità avezzanese che sta nascendo, con pedonalizzazione permanente e pista ciclabile. La ricollocazione del mercato, perciò, si segnala come finalizzata alla ricerca di «un’area più agibile, più comoda da raggiungere e soprattutto più sicura» rispetto a quella precedente, così si legge in una nota ufficiale diramata dall’Amministrazione qualche giorno fa.
Dice di No, quindi, anche Fiva Confcommercio, che non si sposta di una sola mattonella dalla propria decisione di volere a tutti i costi che il mercato tradizionale del sabato si mantenga lì dov’è sempre stato, ossia nel centro. «Martedì prossimo – dice Giovanni Cioni alla nostra Redazione – avremo tutti i dettagli sulle strade da occupare, ai fini della manifestazione che faremo di protesta, il 29 settembre. Lo sciopero lo stiamo organizzando in questi giorni. Se non cambiano le cose, sarà sciopero generale, è indubbio. – dice – Martedì sera, perciò, individueremo il percorso per l’iniziativa assieme a tutti gli ambulanti. Al momento, non c’è nessuna trattativa in piedi con l’Amministrazione comunale per trovare una quadra che vada bene a tutti, quindi lo sciopero non è sospeso. Già bocciato, inoltre, il contesto di via Garibaldi ed è, in queste ore, tornata alla carica la zona di Piazza Ercole Nardelli, dove ha posto la Campana della Pace. Noi, invece, – dice a chiare lettere – vogliamo che rimanga in centro, mi sembra scontato. A Campana della Pace (così è nota questa zona Ndr.), ad esempio, insistono tre scuole, il Liceo magistrale, il Liceo Scientifico e le Industriali; inoltre, vi sono costruiti i palazzi popolari, che sono molto popolosi e che non prospettano altre uscite se non quelle dove dovrebbe avvenire proprio il mercato: altro che caos! – afferma – Per di più, quella è una zona assolutamente decentrata, quindi, parecchi cittadini e utenti del mercato avrebbero problemi a raggiungerla. In Italia, non dimentichiamoci, che esiste anche una legislazione che tende a riportare i mercati nel centro-città, poiché, in questo modo, si aiutano sia gli ambulanti, sia i commercianti a posto fisso. Decentrando il mercato del sabato, – conclude – perciò, si avrà solo una doppia rovina, da ambo le parti del commercio interno».
Foto di: MarsicaLive