Pescara sta dalla parte dello sport. Una proposta progettuale che coniughi le esigenze di conservazione dello Stadio Adriatico-Cornacchia nel rispetto del progetto originario dell’architetto Piccinato con quelle legate alla sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento. È la combinazione ideale che il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha auspicato per velocizzare l’iter che porterà, entro fine mese, ad individuare l’ipotesi progettuale migliore per la ristrutturazione dello stadio che nel 2009 ha ospitato i Giochi del Mediterraneo.
Un auspicio, quello del Presidente, espresso durante la riunione operativa che si è tenuta, il 7 novembre, a Pescara, in Regione, ed alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Alessandrini, il vice sindaco Del Vecchio, il presidente della lega di serie B Abodi, i rappresentanti di B Futura (società di scopo della Lega Nazionale Professionisti B per lo sviluppo infrastrutturale), il presidente della Pescara Calcio Sebastiani, il Sovrintendente dei Beni archeologici dell’Abruzzo Di Gennaro, il segretario regionale dei beni culturali Gizzi ed il presidente regionale del CONI Imbastaro.
«C’è una città, Pescara, – ha detto D’Alfonso – che intende rinnovare questo importante giacimento infrastrutturale-sportivo. Ci sono importanti autorità dello Stato che hanno competenza sul paesaggio e che vogliono fissare dei limiti circa le strutture che si potranno demolire e quelle da rinnovare. Ritengo – ha concluso – che si debba essere d’accordo sul fatto che questo nuovo stadio vada realizzato. Spetta ai progettisti individuare il punto di caduta».