I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di L’Aquila stanno eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti del disponente di un trust insistente nella provincia e costituito al solo scopo di sottrarre il reale titolare del bene in esso confluito alle procedure esecutive nei suoi confronti.
Sale così a quattro il numero di casi accertati di trust strumentali alle frodi fiscali. I primi tre sequestri, per un totale pari a circa 1,7 milioni di euro, risalgono infatti ai primi giorni del mese in corso.
Le lunghe e complesse investigazioni di natura economico-finanziaria hanno permesso quindi di individuare un ulteriore soggetto, anch’esso indagato per il reato di cui all’articolo 11 del D.Lgs 74/2000 (sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte), che, a fronte di cartelle esattoriali emesse nei suoi confronti per oltre 4 milioni di euro, si è spogliato del proprio patrimonio immobiliare al fine di sfuggire alle misure di riscossione coattiva avviate dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione (già Equitalia).
Sono in corso i sequestri delle disponibilità finanziarie e sugli immobili dei beni sottratti alle procedure esecutive. La costituzione di un trust, istituto tipico mutuato dal diritto anglosassone, e la successiva immissione in esso di immobili e disponibilità finanziarie ha l’effetto di rendere tali beni patrimonialmente indipendenti e di proteggerli da possibili sequestri operati nei confronti degli originari conferenti.
Le indagini effettuate dai finanzieri hanno fatto emergere l’utilizzo fraudolento e strumentale del citato istituto giuridico da parte degli indagati che, adottandolo, hanno di fatto schermato i patrimoni di soggetti potenzialmente aggredibili da misure cautelari reali.
L’operazione di servizio appena conclusa attesta l’impegno costante che la Guardia di Finanza assicura nel contrasto alle frodi fiscali, così contribuendo al recupero di risorse economiche da destinare al servizio della collettività.
Fonte: Sala Operativa Comando Provinciale L’Aquila
Foto di: Giornale di Sicilia