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Il Comune replica alla società Santa Croce sulle cartelle esattoriali per Tarsu, Tares e Tari: «Ecco le dovute precisazioni»

 

Nell’articolo ‘Rifìuti: Santa Croce intima a Comune Canistro  annullamento  istanze pagamento smaltimento’ pubblicato ieri da alcune testate giornalistiche abruzzesi, si legge che “La Società Santa Croce ha intimato al Comune di Canistro (L’Aquila) di annullare, entro il termine di 30 giorni, le cartelle esattoriali dei tributi sui rifiuti (Tarsu, Tares e Tari) che l’Autorità giudiziaria ha già giudicato non dovuti”. Da qui, da questo punto evidenziato, diparte la replica del Comune di Canistro, guidato dal primo cittadino, Angelo Di Paolo (in foto).

«Naturalmente non è questa la sede più opportuna per parlare di complesse questioni giuridiche. – esprime in una nota di replica l’avvocato Armando Di Pietro, per il Comune di Canistro – In qualità di difensore dell’Ente canistraro, nel contenzioso tributario con Santa Croce S.r.l., ritengo opportuno svolgere soltanto alcune precisazioni: per quanto concerne la TARSU 2007 e 2008, la Suprema Corte di Cassazione, con le sentenze 10811 e 10812/2016, ha dato definitivamente ragione al Comune di Canistro, affermando che “sia nel caso di TIA che di TARSU incombe ali ‘impresa contribuente l ‘onere di fomire ali ‘amministrazione comunale i dati relativi alla documentazione relativa alle imprese specializzale incaricate di provvedere allo smaltimento dei rifiuti. Tale prova, in base alle risultanze emerse, non è slala fomila dalla società “; con riferimento alla TARSU 2012, su cui si è pronunciata la Commissione Tributaria Provinciale d i L’Aquila con la sentenza 400/2018, a breve notificherò a Santa Croce S.r.l. un ricorso in appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale per l’Abruzzo, in virtù della delibera di Giunta comunale n. 73 del 1O.O1.2019; quanto alla TARES 2013, TARI 2014 e 2015, su cui è intervenuta la Commissione Tributaria Provinciale con le sentenze 77 e 78/2018, ho già provveduto ad incardinare i relativi giudizi di appello presso la Commissione Tributaria Regionale».

«In estrema sintesi, ciò significa che ad oggi, se si prendono in considerazione i processi in cui il Comune è difeso dal mio studio legale, non c’è alcuna sentenza “definitiva” in favore di Santa Croce s.r.l. Esistono, invece, le citate sentenze della Suprema Corte favorevoli al Comune di Canistro, a cui dovranno uniformarsi le commissioni tributarie di primo e secondo grado», avverte l’avvocato.

«In caso contrario, con l’Amministrazione comunale guidata da Angelo Di Paolo siamo pronti a ricorrere fino in Cassazione, al fine di vedere riconosciute le ragioni dell’ente locale», questa la conclusione.

Fonte: Comune di Canistro e Ufficio Legale

Foto di: Info Media News 

 

 

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