Rischi da sismicità indotta e arrivano Le Iene in Abruzzo, raccontando anche il caso esemplare del progetto di stoccaggio di gas proposto a San Martino sulla Marrucina, in provincia di Chieti. «Come per il gasdotto Sulmona-Foligno – spiegano dal Forum H2O – anche per questi impianti, se passasse la riforma costituzionale, la Regione Abruzzo, che oggi deve rilasciare l’intesa, verrebbe esclusa totalmente da scelte così delicate».
La sismicità indotta è uno dei rischi connessi ad alcune attività umane, tra cui l’estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi. Ieri Nadia Toffa de Le Iene ha realizzato un ampio servizio fondato su studi scientifici internazionali e su quanto accaduto in Spagna, Olanda e USA che evidenzia le potenziali criticità per quanto riguarda i terremoti indotti di tutta una serie di impianti, tra cui gli stoccaggi di metano. Lo stoccaggio in Abruzzo verrebbe realizzato in una zona classificata già ora in categoria di rischio 1 per i terremoti naturali (massimo rischio). In un raggio di 10 km vivono 95.000 persone e ci sono le città di Chieti e Guardiagrele.
«Vogliono stoccare fino a 157 milioni di mc standard di gas metano in un giacimento in via di esaurimento – spiegano dal Forum H2O – con iniezione del gas in estate ed estrazione in autunno, con cicli che si ripetono annualmente». «Il Ministero dell’Ambiente – spiegano dal Forum H2O – ha rilasciato un incredibile parere favorevole di compatibilità ambientale con la prescrizione che qualora la microsismicità riconducibile alle attività di esercizio dello stoccaggio eguagli o superi la Magnitudo Locale 3 (scala Richter), dovranno essere adottati dal soggetto gestore responsabile tutti gli accorgimenti opportuni atti a riportare la Magnitudo Locale massima dei sismi a valori inferiori a 2.0. Insomma – concludono dal Forum H2O – come se esistesse la manopola per modulare l’intensità dei sismi».
Fonte: ASIPRESS
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