L’Avvocato Di Battista, difensore della guardia medica, ha sottolineato come la reperibilità domiciliare, l’indennità di rischio e l’assistenza H24 debbano essere pagate in quanto rientrano negli Accordi Integrativi Regionali. L’Asl1, inizialmente, si era opposta al decreto ingiuntivo, sostenendo che tali compensi non erano dovuti. A fare ulteriore chiarezza è intervenuto il Tribunale di Avezzano (sezione lavoro) che ha confermato quanto sostenuto dal medico e dal suo avvocato. Questo provvedimento rappresenta un importante evento per quanto riguarda la tutela dei diritti dei medici di continuità.
articolo precedente
Altre notizie che potrebbero interessarti
Granfondo L’Aquila, vincono Carlini e Pezzano
Di Gregorio: “Gara svolta nella massima sicurezza, in memoria di Mannucci”