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Santa Croce: il giudice di pace Di Girolamo annulla la sanzione di 3300 euro

Il giudice di pace di Avezzano, nella persona dell’avvocato Gabriele Di Girolamo, ha dichiarato «nulla, inefficace e illegittima» la sanzione amministrativa di circa 3.300 euro inflitta dalla Regione Abruzzo nei confronti della Santa Croce Spa per aver emunto acqua dalla sorgente di Canistro in assenza di autorizzazione.

Il giudice ha accolto il ricorso proposto dagli avvocati Roberto Fasciani, del Foro di Avezzano, e Giulio Mastroianni, del Foro di Roma, legali della società che detiene il marchio di acqua minerale distribuita a livello nazionale, contro l’ordinanza-ingiunzione, provvedimento che la Regione aveva basato sulla lettura del contatore nel corso dell’ispezione nello stabilimento di Canistro dello scorso 20 luglio e sul presupposto di una captazione illegittima.

Il giudice di pace ha motivato la decisione assunta nella sentenza emessa l’8 novembre scorso, ritenendo che «al momento dell’accertamento della violazione, avvenuta il 20 luglio 2016, era in vigore la proroga della concessione deliberata dalla giunta regionale», in tal senso riferendosi alle delibere n.615 del 30/09/2014 e soprattutto n. 280 del 3/05/2016 con cui sempre secondo il giudice di pace, la Regione «ha sancito la proroga della concessione in possesso della santa croce».

La Santa Croce ha avviato le procedure di mobilità per i 75 dipendenti ultimate lo scorso 21 novembre, dopo i reiterati dinieghi della regione e dopo la chiusura della saracinesca della sorgente.

 

Fonte: ASIPRESS

 

Foto di: www.acquasantacroce.it

 

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