Parte da Corfinio una nuova proposta di turismo culturale che coinvolge 40 comuni e che chiama in causa la storia di questa regione. Nel centro peligno, cuore della guerra sociale che tra il 91 e l’88 a.C. la Lega Italica combattè contro Roma, si sono ritrovati amministratori e esperti per presentare ‘Hera’, progetto di estrazione europea nell’ambito del programma Ipa Adriatico che coinvolge 14 partner nazionali e internazionali i cui territori si affacciano sull’Adriatico.L’obiettivo è creare una piattaforma comune dell’area adriatica per la gestione e la promozione di un turismo sostenibile tutto fondato sul patrimonio storico dei territori.
In Abruzzo ‘Hera’ si concretizza in un’offerta di tutto rispetto: un itinerario storico culturale che tocca 40 comuni e numerosi siti di rilevanza archeologica e paesaggistica. Nel percorso proposto da ‘Hera’ c’è la storia di questa regione, ma soprattutto il clou di quelle tradizioni, di usi e costumi che caratterizzano territorio e popolazioni. Ed è proprio l’integrazione territorio – popolazione – turista la vera forza del progetto; non una proposta calata dall’alto, che impone percorsi, ma la capacità di chiamare in causa direttamente le popolazioni locali alla partecipazione diretta del prodotto turistico. Il passaggio non è agevole, ma ha il pregio di essere fortemente innovativo e dunque potenzialmente in grado di generare risvolti positivi a lungo termine. Il percorso proposto in Abruzzo entra quindi in 40 centri alla scoperta di ricchezze e tradizioni, tiene conto delle popolazioni e soprattutto vuole generare un percorso di marketing del territorio. In questo senso, ‘Hera’ prevede la creazione di un marchio certificato come elemento distintivo del patrimonio storico e culturale dei 40 comuni, ma anche la promozione puntuale e capillare con la realizzazione e distribuzione di 100 mila brochure, 20 mila cartine tematiche e 10 mila guida cartacee. Verranno inoltre sviluppati un sito e una ‘app’ dedicati, il tutto in stretta collaborazione con le Dmc del territorio.
Di«risposta concreta all’esigenza di una strategia per la promozione del patrimonio culturale. – ha specificato il Capo Dipartimento dei Rapporti con l’Ue della Giunta regionale, Giovanni Savini – La cultura può e deve essere fonte di occupazione e opportunità di crescita economica: ‘Hera’ in questo senso risponde a questa aspirazione».