Avezzano. Ancora emergenza sul tema acque reflue della città. A tornare sull’argomento è il Centro Giuridico del Cittadino che rispolvera la questione dopo che all’inizio dell’anno arrivarono segnali rassicuranti sulla risoluzione problema anche se, ad oggi, tutto è come allora.
«Trascorsi nove mesi nulla è accaduto e così siamo tornati a fosso Puzzillo e lo faremo costantemente denunciando ciò che accade, denunciando l’inerzia di quegli enti preposti a risolvere e non a traccheggiare, anzi allargheremo la nostra azione andando a vedere perché il nuovo depuratore ancora non riceve i reflui del nucleo industriale, andremo a vedere se il depuratore di Paterno sta li come reperto o depura, andremo a vedere che fine fanno i reflui di San Pelino e Caruscino, andremo a vedere se la condotta che da Puzzillo al nuovo depuratore è idonea, andremo a vedere i reflui di Borgo Incile che fine fanno, cosi come quelli di borgo via Nuova», ha tuonato il presidente del CGC Augusto Di Bastiano.
«La fase cantieristica del nuovo depuratore di Avezzano è durata sedici anni e la collettività ha speso ben 10 milioni e 600 mila euro», ha aggiunto Di Bastiano. Nonostante l’apertura del nuovo depuratore nel 2014, i reflui della città seguitano a scorrere a fosso tre per raggiungere fosso sette e di lì al collettore che va al fiume Liri-Garigliano.
I riflettori del Centro Giuridico del Cittadino resteranno principalmente aperti sullo scolmatore di Pozzillo. I reflui non vanno tutti ai due depuratori della città, ma una quantità enorme va a fosso tre.