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Biometano Marsica Est, è scontro tra Comitato e Biometano Energy

L’azienda: «Contratti secretati per evitare azioni discutibili», il Comitato: «Segreto industriale inopportuno»

Biometano Marsica Est, è scontro tra Comitato e Biometano Energy

È scontro acceso tra la Biometano Energy e il Comitato Salute Ambiente e Territorio. A sollevare il dibattito le dichiarazioni, apparse su alcuni organi di stampa, da parte dell’azienda che, nella persona del socio Claudio Peraino, ha denunciato azioni discutibili da parte di alcuni membri del Comitato i quali, a detta della stessa Biometano Energy, avrebbero contattato i fornitori di biomassa per indurli a recedere dai contratti.

Peraino ha spiegato, inoltre, che la società ha deciso di secretare i contratti di approvvigionamento della biomassa in quanto aveva già previsto i contatti tra i membri del Comitato e i fornitori.

«È vergognoso che tre enti comunali non abbiano il diritto di visionare tutta la documentazione inerente al progetto», ha tuonato l’assessore all’ambiente del Comune di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani. «La cosa più gravosa – prosegue Cerasani – è che una s.r.l. con un capitale sociale versato di 2500 euro possa realizzare un progetto milionario, senza che gli enti preposti ed i cittadini abbiano certezze sullo sversamento del digestato prodotto e su tutte le matrici in ingresso».

«La certezza dell’approvvigionamento è un prerequisito dell’opera, in sua assenza l’autorizzazione all’impianto non può essere concessa – fanno sapere dal Comitato – invocare il segreto industriale è del tutto inopportuno».

Nell’intervista rilasciata alla stampa, Peraino fa sapere che i soldi per il progetto non sarebbero pubblici bensì del GSE, gestore dei servizi energetici, società individuata dallo Stato per perseguire gli obiettivi sulle fonti rinnovabili. «Occorre ricordare che gli incentivi al biometano furono stanziati dal Governo Gentiloni nel 2017 e approvati come Aiuti di Stato dalla Commissione Europea – continuano dal Comitato – Si tratta, quindi di incentivi statali».

L’autorizzazione al progetto è ancora congelata dati i chiarimenti che i tencici stanno attualmente valutando. Ritardo dell’approvazione che, secondo i cittadini, sarebbe da imputare non alla pubblica amministrazione bensì «alla società che ha presentato un progetto avente più le caratteristiche di progetto preliminare che definitivo».

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