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Neurochirurgia, «Il capoluogo aquilano rischia di essere penalizzato da scelte politiche insensate»

In merito alla paventata chiusura del reparto di neurochirurgia dall’ospedale dell’Aquila a favore di quello di Avezzano, intervengono Chiara Mancinelli e Michele Malafoglia, del Circolo 99 di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale dell’Aquila: «Continua il depauperamento dell’ospedale aquilano – affermano – in aperto contrasto con le esigenze locali ed il buonsenso comune, tra l’indifferenza di chi dovrebbe rappresentare politicamente i suoi concittadini nelle sedi opportune».

«Ai sensi del documento approvato a mezzo decreto della Regione Abruzzo n. 79/2016, le discipline ad alta specializzazione, come è appunto neurochirurgia, devono essere collocate principalmente negli HUB, quale è l’ospedale dell’Aquila (DEA di I livello con funzioni di HUB); nei DEA con funzioni di Spoke, come il presidio ospedaliero di Avezzano, possono al massimo essere collocate discipline a media diffusione. Non dimentichiamo, inoltre, che è in corso uno studio di fattibilità per l’eventuale classificazione in DEA di II livello dell’ospedale aquilano e di quello teramano, attualmente presidi di I livello ad alta specializzazione», aggiungono Mancinelli e Malafoglia.

«Tale forzatura ci sembra irragionevole e dettata unicamente da una politica campanilistica che ha a cuore solo la propria visibilità. Ancora una volta il capoluogo aquilano, le sue professionalità ed i suoi abitanti rischiano irresponsabilmente di essere penalizzati da scelte politiche insensate, nell’indifferenza generale», concludono gli esponenti di FdI-An.

 

Fonte: AGI

 

Foto di: cityrumors.it

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