Rischio minimo di contagio in Abruzzo per il Coronavirus 2019, l’influenza virale che sta interessando la città cinese di Wuhan e che ha già provocato 25 vittime. La Regione ha già attivato i protocolli per far fronte a eventuali situazioni di criticità che dovessero emergere, sulla base di quanto stabilito dalla circolare di ieri pomeriggio del Ministero della Salute. Lo fa sapere l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
Nella sede del Dipartimento regionale Sanità c’è stata già una prima riunione, coordinata dalla dirigente del Servizio Prevenzione e Tutela sanitaria, Stefania Melena, a cui hanno partecipato i Direttori delle malattie infettive e del rischio clinico delle Asl abruzzesi. «In attesa delle decisioni degli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità – spiega l’assessore Verì – il nostro Ministero ha esplicitato i criteri per definire un caso sospetto: se un paziente che afferisse ai nostri servizi di assistenza avesse un quadro respiratorio severo che non ha un’altra causa nota accertata e presentasse un rapido deterioramento non diversamente esplicabile, è suggerito l’isolamento prudenziale respiratorio e da contatto, e anche la diagnosi molecolare su sangue e campioni respiratori per il nuovo Coronavirus».