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Covid-19: Cambise scrive a D’Alfonso per utilizzo CRUA

Nella lettera al senatore anche la richiesta di riapertura dei presidi di Pescina e Tagliacozzo

Aurelio Cambise (Pd) rilancia la proposta di utilizzo del CRUA per l’analisi dei tamponi e scrive una lettera indirizzata al senatore Luciano D’Alfonso, ex governatore della Regione, dove sollecita la riapertura dei presidi di Tagliacozzo e Pescina.

Questo il testo della lettera.

“Gentilissimo Senatore Dott. Luciano D’Alfonso, Le chiedo cortesemente se Lei può fare qualcosa perché si cominci a pensare alla riapertura degli Ospedali di Tagliacozzo e di Pescina e perché venga adeguato per le analisi dei tamponi il CRUA (Consorzio di Ricerca Unico d’Abruzzo) di Avezzano in questo momento difficile per tutti e in particolare per la nostra Comunità marsicana, che mi sembra sia rimasta indietro anche in quanto a strutture sanitarie. L’ex CRAB (Consorzio di Ricerche Applicate alla Biotecnologia) era una eccellenza non soltanto regionale e marsicana, ma, su alcuni campi di ricerca, era conosciuto a livello internazionale. Fu istituito dal Rettore emerito dell’Università degli Studi di L’Aquila, Prof. Giovanni Schippa, coinvolgendo docenti universitari delle allora ottime Facoltà di Ingegneria e di Scienze. Sarebbe importante coinvolgere gli Atenei di L’Aquila, di Teramo e di Chieti – Pescara e riprendere la strada della ricerca. La Regione Abruzzo, come suggerito dall’ex Sindaco di Avezzano, Dott. Gianni Di Pangrazio, attraverso una manifestazione di interesse potrebbe affidare il CRUA di Avezzano all’Università: i tre Atenei abruzzesi possono intervenire su ciò che il laboratorio potrebbe riuscire a fare. Ad esempio, potrebbe essere la sede di un incubatore di start-up nel settore agroindustriale, creando posti di lavoro con la collaborazione obbligata dell’Università degli Studi di Teramo per via della Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro – Alimentari e Ambientali in sinergia con la Facoltà di Medicina Veterinaria uniche in Abruzzo. Se gli Atenei di L’Aquila, di Teramo e di Chieti – Pescara sono interessati ad agevolare il rilancio del CRUA, le porte sono aperte. Chi può dare risposte più adeguate se non coloro che studiano e fanno ricerca, confrontandosi anche con la cultura mondiale? Anzi chi detiene il potere politico e decisionale, anche nella nostra Regione , farebbe bene a seguire le indicazioni di chi veramente fa ricerca. In televisione ho visto strutture, in passato eccellenti, come il Forlanini, abbandonate e ridotte a cumuli di suppellettili, di macchinari inutilizzati e di immondizie varie. Gli Ospedali di Tagliacozzo, di Pescina, l’ex clinica Santa Maria di Avezzano dimostrano che tanti sacrifici sono andati in fumo…In sostanza parlo del CRUA di Avezzano, che potrebbe essere rilanciato, dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, del Laboratorio di genetica molecolare del Centro Studi e Tecnologie Avanzate dell’Università d’Annunzio di Chieti – Pescara e dell’Istituto di ricerca Biogem (Biologia e Genetica Molecolare) di Ariano Irpino (AV), che sono eccellenze nel campo delle analisi. Mi viene in mente un fatto preoccupante per chi si ammala, che deve attendere mesi, prima di sapere dalle strutture pubbliche che cosa gli sia capitato. Quello che chiedo non è soltanto per ora, ma soprattutto per il futuro, in cui potrebbe riaffacciarsi malauguratamente qualche pericolo per la salute di ognuno. Penso che non sia mai troppo spendere risorse per la salvaguardia della vita di tutti. Sono strutture che già esistono: perché lasciarle morire? Cominciamo finalmente a guardare in prospettiva per non essere colti di sorpresa”.

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