“Avezzano bella me”. Questa sera non si percepirà l’odore di bruciato dei focaracci per le strade della città. Avezzano non sarà scaldata dal fuoco dei torcioni ma avvolta nel silenzio di migliaia di candele che saranno accese sui davanzali delle finestre.
Il Coronavirus ha interrotto la tradizione, come non era mai successo prima, impedendo il normale svolgimento della festa tanto attesa dagli avezzanesi: la Madonna di Pietraquaria.
Padre Orante, dal Santuario del Salviano parla di una sofferenza interiore spaventosa.
“In questi giorni c’è un forte contrasto: la fede che si vorrebbe cercare di vivere, manifestare, e la sofferenza che blocca, tu non puoi manifestare i tuoi sentimenti. E’ la cosa più triste in questo giorno dove era attesa tanta gente, partecipazione, e adesso, invece, c’è solo la solitudine. Fede e sofferenza”
Il Padre ricorda gli anni passati, quando in prossimità del 26 aprile, il santuario si riempiva di fedeli, tante persone che salivano a rivolgere un pensiero alla Madonna, la tradizionale fiaccolata e l’accensione dei fuochi per le strade cittadine. Giorni di festa. “Ora invece c’è solo silenzio”
L’invito questa sera è quello di accendere una candela e di metterla sul davanzale della finestra.
“La gente ha bisogno di questi segni, anche stando a casa si può pregare”.