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La favola di “Mascherina Ballerina” per insegnare ai più piccoli

Il progetto della scuola per l'Infanzia paritaria San Giovanni di Avezzano, assieme alla Tappezzeria Fausto, nasce per sensibilizzare i bambini al corretto utilizzo della mascherina.

Coronavirus significa anche stravolgimento.

Una normalità ovattata, cambiata, snaturata. Se si è bambini molto piccoli, è difficile comprendere appieno il mutamento delle abitudini più viscerali al quale siamo tutti chiamati in questi mesi. Così, tra le pareti della scuola dell’infanzia San Giovanni di Avezzano, le maestre, che ancora comunicano a distanza con i loro alunni in tenera età, hanno scelto di affidare ad una favola le istruzioni “da grandi” per l’uso della mascherina; per capire, cioè, il corretto e giusto utilizzo di questo strumento indispensabile per la nostra tutela, che ci accompagnerà, stando alle previsioni, ancora per molto tempo.

“Uno dei genitori è il titolare della Tappezzeria Fausto e ha deciso di aiutarci a decorare e personalizzare le mascherine rivolte ai bambini. Da questo simpatico stravolgimento di un indumento oramai inderogabile, è nata la storia di “Mascherina Ballerina”; l’ho disegnata e scritta personalmente – afferma Francesca Colella della scuola di Piazza Torlonia – ispirandomi proprio ai nuovi precetti generali e regionali, a come poterli insegnare ad una platea di piccoli ascoltatori. Il papà ha già realizzato e realizzerà ancora le mascherine personalizzate per i nostri scolaretti”.

Le mascherine distribuite sono omologate e riconosciuta dal Politecnico di Bari e potranno essere acquistate al piccolissimo contributo di un euro.

Non è facile cambiare, ma con un po’ di “zucchero”, potremmo riuscirci meglio.

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