L’ultimo paziente ricoverato al G8 è stato trasferito stamattina. Un momento emozionante per l’intera struttura ospedaliera dell’Aquila, chiamata a fronteggiare in prima linea l’emergenza Covid. “È stato un momento molto commovente – ha dichiarato il prof. Franco Marinangeli, direttore dell’unità operativa complessa Anestesia e rianimazione del nosocomio dell’Aquila – così come lo sono stati altri momenti di questo percorso che ci hanno cambiati come uomini e come sanitari. Le due mani che si toccano attraverso la finestra forse l’immagine più significativa, quella sulla quale tutti dovremmo riflettere…..perché va al di là di tutto e ci fa capire la fortuna che abbiamo solo per il fatto di poter guardare e toccare le persone a cui vogliamo bene. Attimi impagabili.. Ci sarebbe molto da dire… ma rimando a un momento di maggiore tranquillità le riflessioni … Io spero solo che non ci sia bisogno di riaprire … ma per prudenza siamo già al lavoro per riorganizzare il reparto, pronti ad attivarci in poche ore. Il G8 team sa come muoversi in caso di necessita’.
Prendo in prestito sa un mio collega e amico una frase di Brecht che mi ha colpito: “sventurata la terra che ha bisogno di eroi”. Purtroppo vera… in effetti da questa vicenda nessuno esce da eroe.. qualcuno forse, spero, ne esce più consapevole del rispetto che dobbiamo agli altri e alla terra che ci ospita…e della necessità di porre dei correttivi immediati al nostro modo di vivere”.
Ultimo paziente G8 trasferito, Marinangeli: “Grande emozione”
Il prof. Marinangeli: "Le due mani che si toccano attraverso la finestra forse l'immagine più significativa"