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Dal Cipe un milione e mezzo per le scuole d’Abruzzo

I fondi sono destinati alle scuole abruzzesi de cratere sismico del 2009. Il commento dell'assessore Liris: "Risorse cruciali nel post-pandemia".

Oltre 1,5 milioni di euro da destinare alle scuole abruzzesi nel territorio colpito dal sisma del 2009.

Il Cipe, Comitato interministeriale per la Programmazione economica, ha accolto la richiesta formulata dall’Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo (Usr) e inoltrata per mezzo della Struttura di missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2009, presieduta da Fabrizio Curcio, per consentire l’utilizzo delle risorse, appunto 1,575 milioni di euro, già trasferiti all’Usr, frutto di economie precedenti.

“E’ una decisione importante per il mondo scolastico regionale abruzzese – dice l’assessore al Bilancio e alle Aree interne della Regione, Guido Liris, che ha seguito la riunione su delega del governatore, Marco Marsilio – frutto dell’interlocuzione fruttuosa che ho avuto sia con Fabrizio Curcio che con la direttrice scolastica regionale, Antonella Tozza. In questo modo si consentirà di proseguire attività nodali già avviate nelle precedenti annualità. Si tratta del tempo pieno e prolungato, dell’ampliamento dell’offerta formativa, della vigilanza e sicurezza che ha permesso il potenziamento del personale Ata necessario per i moduli scolastici Musp dove ancora sono ubicate numerose scuole e, infine, per la stessa manutenzione dei manufatti realizzati dopo il sisma. Aspetti cruciali che assumono un significato ancora più importante alla luce di quanto sta accadendo per l’emergenza coronavirus”.

Con l’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri numero 3979 dell’11 novembre 2011 era stata disposta l’assegnazione di 8,5 milioni di euro a favore dell’Ufficio scolastico regionale abruzzese per assicurare lo svolgimento delle attività inerenti l’anno scolastico 2011-2012 e garantire l’avvio di quello successivo, prevedendone l’utilizzo prioritario per la manutenzione dei moduli provvisori, per il tempo pieno nella scuola primaria e il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, nonché per ampliare l’offerta formativa in ogni ordine grado e garantire vigilanza e sicurezza anche mediante l’incremento delle dotazioni organiche. In sintesi l’Ufficio scolastico regionale ha comunicato che da quella somma risultano economie per 1,5 milioni di euro (918 mila per il 2017/2018, 613 mila per il 2018/2019 e 43.458 per il 2019/2020), chiedendone le rimodulazione per proseguire nelle attività anche tra 2020 e 2022. Per il tempo pieno e prolungato e per l’ampliamento dell’offerta formativa saranno disponibili, nel biennio, 585.902 euro; per la vigilanza e sicurezza 900 mila; per la manutenzione dei Musp 89.136.

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