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Regione Abruzzo, in 2020-2025 traguardi parità di genere

La Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo si è riunita per discutere dei nuovi piani e interventi in materia di pari opportunità di genere

Ieri, lunedì 29 giugno, si è riunita la Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo per disporre osservazioni sui documenti inviati dalla Giunta Regionale. In particolare, la C.P.O. è stata chiamata a pronunciarsi sul DEFR 2021-2023, atto fondamentale per la programmazione regionale e per gli obiettivi di bilancio. Per quanto riguarda la “strategia europea per la parità di genere 2020-2025”, la Commissione auspica che la Regione Abruzzo “introduca una prospettiva di genere in tutte le politiche e gli interventi dei prossimi anni, anche attraverso l’adozione di un piano integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità di genere”, al fine di realizzare gli obiettivi di uguaglianza e pari opportunità di genere.

Di seguito, il comunicato stampa dell’Agenzia Consiglio Regionale dell’Abruzzo.

“La Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, per le competenze ad essa riservate dalla legge regionale n. 26/2012, quale organo consultivo del Consiglio e della Giunta Regionale, si è riunita ieri, lunedì 29 giugno, in via straordinaria, al fine di fornire osservazioni agli atti e ai documenti amministrativi inviati dagli organi della Giunta Regionale. In particolare, la C.P.O. è stata chiamata a pronunciarsi sul DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale) 2021-2023, atto fondamentale per la programmazione regionale e per gli obiettivi di bilancio, anche in prospettiva del rilancio dell’economia regionale abruzzese nel post-COVID.

In merito a ciò, la Commissione, alla luce della “strategia europea per la parità di genere 2020-2025”, auspica che la Regione Abruzzo “introduca una prospettiva di genere in tutte le politiche e gli interventi dei prossimi anni, anche attraverso l’adozione di un piano integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità di genere”, al fine di realizzare gli obiettivi di uguaglianza, pari opportunità e non discriminazione tra uomini e donne, da attuare principalmente attraverso il ricorso ai fondi strutturali stanziati per tali finalità. La Commissione, inoltre, sperando in maggiori fondi da parte del governo centrale per le politiche di genere, consiglia di armonizzazione la legge regionale 20 ottobre 2006, n. 31 “Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne maltrattate”, con le linee guida e i principi dei recenti decreti ministeriali e deliberazioni di Giunta Regionale in materia.

La Commissione, inoltre, invita a tendere verso la piena realizzazione dell’integrazione della materia con la componente sanitaria, prevista comunque nel DEFR 2021-2023, soprattutto alla luce dell’inclusione, nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), del percorso per la “prevenzione, individuazione precoce e assistenza nei casi di violenza di genere e sessuale” nell’ambito ospedaliero. Riguardo al tema della violenza sulle donne la Commissione chiede, inoltre, che vengano inseriti nella programmazione regionale interventi per far fronte alla crescente violenza virtuale alle donne e alle ragazze, che sono le principali vittime di gravi forme di abuso online.

Viene, inoltre, richiesta una particolare attenzione all’occupazione femminile, che con la pandemia e la crisi economica che ne è seguita rischia di avere un notevole peggioramento, mediante il ricorso ad una pianificazione adeguata del settore della formazione regionale che dovrebbe elaborare progetti formativi mirati a favore delle donne che hanno cessato l’attività di impresa per la crisi socioeconomica, per le lavoratrici poco specializzate e over 50 che hanno perso il lavoro , da riconvertire nei settori dell’assistenza sociale, sanità e servizi educativi per la prima infanzia, settori ad alta intensità femminile. La presidente, Maria Franca D’Agostino, si è detta soddisfatta del lavoro svolto durante il fine settimana dai componenti della commissione, che ha consentito alla CPO di presentare, per la prima volta, osservazioni ed integrazioni al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021-2023”.

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