Enrico Marrama, morto suicida nella giornata del 29 giugno scorso, ha ammazzato, prima di togliersi la vita, la consorte, l’ex insegnante di Corfinio Maria Pia Reale, colpendola con un tagliere da cucina. A seguito delle autopsie avvenute nella giornata del 30 giugno, effettuate dal medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Sulmona, che sta seguendo le indagini sul caso, sono emersi nuovi particolari.
Innanzitutto, è indubbio che il marito, il 70enne di Corfinio, abbia ucciso prima la moglie e poi si sia pugnalato all’addome con un grosso coltello da cucina, con evidente intento autolesionistico. Ma c’è di più: nessuna pugnalata, invece, contrariamente a quanto riferito nelle prime ore a seguito del fatto di sangue, è stata inferta alla donna, la quale è morta per ferite da corpo contundente, con ogni probabilità, un tagliere da cucina. Si è ora in attesa della relazione del medico legale, che farà luce anche sull’orario effettivo della morte di Maria Pia. L’ex maestra è deceduta, quindi, per lesioni provocate da corpo contundente, a seguito probabilmente di un’esplosione improvvisa di rabbia da parte dell’uomo, che l’ha colpita.
Anche le cartelle cliniche del 70enne, che era in cura nel Reparto di Psichiatria dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila fino al giorno delle sue dimissioni, sono state acquisite dagli inquirenti, che vogliono vederci chiaro. La dinamica è invece, secondo inquirenti e carabinieri, trasparente: è stato, di fatti, ascoltato solo il figlio 30enne, che ha trovato i corpi dei due, una volta rincasato per l’ora di pranzo come primo testimone sui fatti e come prima persona ad arrivare sul posto.
Il procuratore deciderà i passi successivi.