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Pescara, la Confesercenti chiede lo stato di crisi per il maltempo

«I saldi rappresentano circa il 30 per cento degli incassi di ogni negoziante: quest’anno sono stati azzerati dal maltempo e le previsioni indicano che il maltempo continuerà a perdurare. Per questo chiediamo a nome della categoria del commercio della provincia di Pescara lo stato di crisi e l’immediata riapertura dei termini per la cassa integrazione delle piccole imprese».

Lo affermano il presidente provinciale di Confesercenti Raffaele Fava ed il direttore Gianni Taucci, dopo una ricognizione approfondita nei principali Comuni della provincia di Pescara. «La situazione è devastante e il commercio in questa provincia, specialmente nei centri maggiori di Pescara, Montesilvano, Spoltore, Città Sant’Angelo, Penne, Popoli, Scafa e Manoppello, dove è alta la distribuzione di negozi di abbigliamento e accessori – dicono Fava e Taucci – rischia di subire un colpo mortale. Sono a rischio circa 1.000 posti di lavoro, una quota rilevante dei collaboratori delle attività commerciali, che senza gli incassi dei saldi sono al collasso».

La Confesercenti ha scritto a tutti i sindaci della Provincia di Pescara, al prefetto ed alla Regione Abruzzo per sollecitare la dichiarazione dello stato di crisi, ed alla commissione tripartita di riaprire i termini per consentire alle piccole imprese del commercio di ricorrere agli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione, per la straordinarietà di quanto avvenuto.
 

Fonte: AGI

 

Foto di: mattoninuovi.it

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