Con la benedizione del ‘buon cammino’ impartita da padre Roberto Scocchia, del Convento di Santa Maria Valleverde a Celano, circa 400 persone hanno partecipato, lo scorso sabato 20 agosto, alla quarta Marcia del Creato, partita da Celano, patria di Fra Tommaso, primo biografo di San Francesco, per ripercorre il sentiero calpestato da San Francesco d’Assisi.
Il pellegrinaggio ha avuto come cornice gli splendidi scenari dell’imponente territorio del parco Sirente Velino, le Gole di Celano, i territori di Aielli, Cerchio, Collarmele e Gagliano Aterno, fino ad arrivare alla Chiesa e convento di San Francesco, a Castelvecchio Subequo, nella Valle Subequana, dove è conservata una reliquia con il sangue delle stimmate del Santo di Assisi. I partecipanti hanno potuto così immergersi in uno scenario tra i più suggestivi d’Italia e, nel lungo cammino, godere della viva biodiversità del Parco. In località ‘Baullo’ si è tenuto, poi, il rituale appuntamento per narrare il miracolo dell’acqua che il Santo operò per salvare da morte certa una donna di Gagliano Aterno di nome Maria.
«E’ stata una bella giornata all’insegna dell’amicizia e della spiritualità, caratterizzata dalla grande partecipazione ad un avvenimento che ormai è entrato nella tradizione degli appuntamenti estivi abruzzesi. Perfetta l’organizzazione, curata nei particolari e per questo intendo ringraziare il dottor Igino Chiuchiarelli, responsabile regionale Ufficio Parchi e Aree protette e Pasquale Casale, funzionario della Regione e tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento», ha detto Ezio Ciciotti, assessore comunale di Celano.
La marcia è stata aperta e chiusa dal Corpo Forestale dello Stato con due agenti a cavallo, con la mascotte del corpo, il cane ‘Diego’, e resa sicura dalla Croce Rossa Italiana che, con una adeguata vigilanza sanitaria, strutturata con mezzi e volontari del soccorso, ha reso possibile la percorrenza dei 30 chilometri, lungo i quali si svolgeva il percorso. Stessa collaborazione da parte dell’Associazione dei medici di famiglia e dai soci del Cai regionale sezione di Celano, Avezzano e dell’Aquila, che hanno accompagnato e guidato i numerosi partecipanti attraverso i sentieri di montagna che collegano la Marsica alla valle Subequana.
Suggestivo, infine, è stato l’arrivo a Castelvecchio Subequo, accompagnato dalla banda musicale. I frati minori del convento di Castelvecchio hanno accolto la marcia al suono delle campane e dispensato ai partecipanti la benedizione finale. L’appuntamento è per il prossimo anno che vedrà anche il riconoscimento e l’unione virtuale della marcia con la più importante ‘Marcia della Pace’ che partirà da Assisi.